E dopo la pausa cosa c’è?
Finite le vacanze, il Circus riparte da Spa. E già nel pomeriggio si saprà se c’è ancora il solito dominio oppure se è svanito il gap.
Quello di Spa è un luogo ideale in cui riprendere dopo quattro settimane di pausa non tanto la narrazione di un Mondiale già ampiamente assegnato, ma per verificare cosa sia accaduto in Formula 1 durante quel lasso temporale.
Intanto suggeriamo come sempre prudenza nella lettura dei dati del venerdì, anche se ovviamente il buon crono fatto segnare da Leclerc (1’44’’123), con oltre quattro decimi di vantaggio su Vettel, è un segnale palese del buono stato di forma della Rossa. Ma, appunto, per giudicare il faticoso terzo e quarto posto delle Frecce d’Argento bisogna attendere le libere odierne, ma soprattutto le qualifiche per avere un responso che chiarisca se il gap sia stato effettivamente colmato o no. Intanto, lo strano quinto posto di ieri di Sergio Perez con successiva fumata potrebbe dire che il nuovo propulsore Evo della Mercedes-Benz abbia qualche problema di affidabilità. Tuttavia non esistono riscontri oggettivi in merito, bisognerà attendere ciò che dirà la pista quest’oggi. Certamente però, sul fronte Red Bull, la fatica la sta facendo il propulsore Honda nel primo e terzo settore della pista, tanto che Verstappen ha addirittura dovuto utilizzare la radio per informare del problema di potenza: quello belga, e il prossimo di Monza, non sono certo circuiti che si addicono alle monoposto di Milton Keynes e alla loro perfezione aerodinamica. Contrariamente a tracciati come Singapore, ad esempio. Intanto, bene l’esordio di Albon in Red Bull subito decimo e tutto sommato a suo agio.
Kimi c’è, Antonio no
I sette chilometri di Spa Francorshamp sono immagine iconica di una Formula Uno che proprio di storia e tradizione si nutre, anche nel mantenimento in vita delle storie che le sue curve e colline narrano, spesso inondate da scrosci potenti di pioggia. Qui si trova sempre bene Raikkonen, che nonostante un fastidioso stiramento a una gamba ha saputo staccare il settimo tempo in scioltezza, a dimostrazione una volta di più di quanto ci sia e di quanto tenga a ben figurare, ma pure di quanto la sua Sauber sia molto ben messa in pista, e abbia potenziale notevole. Ancora una volta, invece, Giovinazzi non ha risposto presente e noi reputiamo che questo attendismo nei suoi confronti, figlio solamente dell’aura di protezione di cui gode in Alfa Romeo, a lungo andare nuocerà al team che grazie ai piazzamenti a fine Mondiale finanzia parte della sua attività sportiva futura.
A proposito di futuro:Valtteri Bottas è stato confermato pilota Mercedes-Benz anche per il 2020, con la benedizione – più di tutti – di Lewis Hamilton che lo considera compagno di squadra ideale.
Per Ocon la corsa è ora verso Renault, che – se lo terrà – lo bloccherà sino al 2022, con dispiacere di Wolff. L’appiedamento di Hülkenberg ci appare come l’ennesima ingiustizia nei confronti di un pilota dal talento cristallino, che spesso ha avuto la sfortuna di essere nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Ma quando al tedesco è stata data una vettura anche solo decente, il risultato è sempre arrivato. Telefonare a Hinwil per conferme. Intanto circolano in rete sempre più immagini delle future monoposto, che dal 2021 presenteranno novità importanti aerodinamiche e di pezzi condivisi, tema quest’ultimo che manda su tutte le furie la Ferrari. Molto a livello di mediazione dovrà ancora essere fatto e il nuovo leader di Liberty Media che andrà a sostituire Chase Carey avrà il suo bel daffare, insieme a Ross Brawn. Quanto al presente, aspettiamo di capire cosa ci attende nei prossimi otto giorni: il divertimento, grazie all’arrivo di nuovi contendenti, o il solito dominio Mercedes? In fondo Basterà attendere oggi pomeriggio per scoprirlo.