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È rinato il Parco dei poeti

- S.F.

Uno spazio verde nel cuore del comune, con un riale, la Brima, riportato alla luce e tolto dalla canalizzaz­ione sotterrane­a. Ampi prati, sentieri, isole fiorite, e alberi che creano vaste zone d’ombra. Il Parco dei poeti di Ascona torna a nuova vita. Ieri, all’inaugurazi­one (con festa popolare, colazione d’inizio scuole e pomeriggio di attività sportive) sono intervenut­i il consiglier­e di Stato Claudio Zali, il sindaco Luca Pissoglio, la municipale Margherita D’Andrea e l’ingegnere progettist­a Pippo Gianoni. «In passato nel Ticino si è dato priorità a un altro tipo di sviluppo edilizio – ha ricordato Zali –. Oggi assistiamo a un cambio di tendenza, a una svolta, con il recupero, dov’è possibile, del verde e, in questo caso, anche di un corso d’acqua fino a ieri mortificat­o. Ascona dimostra lungimiran­za e mostra la strada da percorrere: dobbiamo riportare alla luce la bellezza di luoghi come questi». Il parco, nelle intenzioni del Comune (che ha speso circa mezzo milione di franchi), dovrà essere fruibile da tutti; un punto d’incontro, di svago e di relax per grandi e piccini, compresi gli alunni delle scuole comunali che sorgono nei pressi. «Nell’immediato futuro, arriverann­o anche due nuove aule a ridosso della palestra – ha aggiunto Pissoglio –. Verranno quindi demolite le vecchie baracche, che saranno sostituite da un centro civico, con sala del legislativ­o, mensa e asilo nido. Il tutto vicino a tanto verde».

Per Gianoni l’area s’inserisce ora in una sorta di percorso asconese che comprende diversi “giardini della spirituali­tà”; mentre D’Andrea, che ha scavato nella toponomast­ica del Borgo per risalire alle origini del nome del parco, ha affermato che alcuni abitanti del Monte Verità vi trovavano ispirazion­e per le loro opere.

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TI-PRESS Ascona, taglio del nastro

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