L’amicizia che si rafforza e i conti con il ‘Dio denaro’
«Quattro giorni, ogni secondo insieme, non è facile». Anche per due amici di lungo corso, conosciutisi grazie a quelle che poi sarebbero diventate le loro mogli. Già, perché oltre all’agonismo di una competizione, quando si partecipa in coppia, c’è anche l’aspetto umano da non sottovalutare. «Nel 99% dei casi siamo andati d’accordo su tutto», anche se, ammettono entrambi, «qualche micro battibecco... c’è stato. Cose passeggere, dopo due minuti passa tutto». Quel che conta «è che dopo quest’esperienza siamo ancora più amici». Loro che avrebbero voluto partecipare a Schweiz Express già qualche anno fa ma poi, quelle che a volte chiamiamo le prove della vita, hanno costretto Emiliano a fare i conti (gravi) con la salute. E allora, tra quello che è successo in passato e le particolari condizioni della gara, nascono spontanee alcune riflessioni. A partire dalla base, l’acqua. La sensazione, ci racconta Emiliano, «di trovare una fontana quando eravamo senz’acqua... trovare una fontana è stato come trovare mille franchi». Lo spunto per affrontare un altro argomento, quello dei soldi. «Senza telefonino si può vivere tutti i giorni. Anzi, a volte è anche meglio». Ma nella nostra società, «senza soldi è estremamente delicato e difficile. L’abbiamo vissuto sulla nostra pelle. La mancanza di denaro può diventare un incubo se non trovi dall’altra parte qualcuno generoso nei tuoi confronti. È per quello che si chiama Dio denaro, senza quello ci fai ben poco». Un concetto ribadito anche da Carlo: «Non era scontato ma alla fine abbiamo trovato persone che si sono messe a disposizione, ci hanno offerto la loro disponibilità». E perché no, prendersi del tempo (in questo caso gareggiando) ha anche permesso loro di conoscere posti mai visti. Una traccia rimasta ben impressa in tutti e due. Posti che rimarranno un ricordo e ci tornerete? «Ci torneremo sicuramente, con la famiglia». «Mergoscia, il Caumasee (un lago che ti catapulta nelle Maldive, ndr), Appenzello Interno... valgono veramente la pena di essere visti». E Schweiz Express, un’esperienza da ripetere? «Da rifare e consigliata. Ma sempre assieme al socio».