Atti di criminalità verso animali indifesi
Sono rimasta alquanto scossa alla lettura di un articolo che riportava dell’avvelenamento di animali da compagnia occorso ad Avegno.
Capita spesso d’essere confrontati con la brutalità espressa contro un animale indifeso, e ogni volta si rimane sconcertati. Molte volte è lo sfruttamento che conduce alla morte queste creature, da noi chiamati animali o ancor peggio animali da reddito, che sono tenuti in cattività all’interno di strutture volute dagli esseri umani.
Altre volte, sono gli atti di criminalità verso di loro, o atti di bracconaggio dove le vittime sono amputate per vendere dei souvenir o rivendute per intero ad acquirenti senza scrupoli. Questi sono atti di pura delinquenza, non unicamente di “vigliaccheria”, e pertanto andrebbero puniti in modo esemplare. Non minimizziamo la questione: una persona che arriva a tanto, dev’essere profondamente turbata nell’animo e di conseguenza andrebbe sottoposta ad un serio esame psichiatrico poiché potrebbe nuocere anche ad un altro essere umano. Recenti studi dimostrano lo stretto legame tra la zoofobia e la predisposizione a nuocere all’essere umano. Con gli animali domestici o di compagnia, oltre agli avvelenamenti da cui ho preso spunto, vi sono a volte sparizioni e uccisioni di gatti. Quanto sia leggenda la cena a base di carne felina non so… Lo scorso inverno avevo visto un annuncio di una signora che cercava testimoni in quanto il suo gatto era stato ritrovato nel suo giardino, brutalmente amputato con un’arma da taglio. La bestiola era dissanguata in atroce agonia. Fatti come questi ti lasciano senza parole. Spero di cuore che la denuncia della signora permetta di arrestare quel/quella debosciato/a che ha avvelenato i suoi due cani, e poi mi auguro che la legge faccia giustizia, senza venire a mezzi termini.