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Anche l’ascensore del Papa si rompe

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Città del Vaticano – “Devo scusarmi del ritardo: sono rimasto chiuso in ascensore per 25 minuti, c’è stato un calo di tensione ma poi sono venuti i vigili del fuoco”. Lo ha detto il Papa prima dell’Angelus cominciato con diversi minuti di ritardo. È ‘l’ascensore privato’ dei Papi, quello rimasto bloccato mentre portava Francesco al terzo piano del palazzo apostolico, dove il pontefice si affaccia per la preghiera domenicale dell’Angelus. In Vaticano è chiamato “l'ascensoret­to di Sisto V”, perché vi si accede dall’omonimo cortile, uno dei più riservati di tutto il piccolo Stato. E arriva direttamen­te nell’appartamen­to papale, dove Bergoglio non ha deciso di abitare, ma che viene utilizzato la domenica e per altre occasioni ufficiali. L’inconvenie­nte è stato subito segnalato alla centrale operativa interna che ha mobilitato il servizio di vigili del fuoco vaticani, che hanno la loro caserma operativa nel cuore della Città leonina, nel cortile di San Damaso, a poche centinaia di metri dall’ascensoret­to. Negli anni l’ascensore è stato usato da tutti i papi, in particolar­e da Giovanni Paolo II quando aveva problemi di deambulazi­one.

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