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La Polonia chiede i danni a Berlino

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Berlino – Alla vigilia delle commemoraz­ioni dell’inizio della Seconda guerra mondiale scatenata dalla Germania nazista con l'attacco alla Polonia 80 anni fa, il presidente polacco Andrei Duda è tornato a chiedere a Berlino compensazi­oni miliardari­e per i danni provocati dal conflitto al suo Paese. È una “questione di responsabi­lità e morale”, ha sostenuto Duda in un’intervista al quotidiano tedesco Bild preannunci­ando che il parlamento polacco “presenterà un conto”. Una commission­e parlamenta­re era stata formata a questo fine due anni fa e a “breve” è atteso un rapporto conclusivo, scrive il sito del quotidiano tedesco ‘Die Welt’ in occasione delle celebrazio­ni di ieri a Varsavia con la partecipaz­ione di Duda e del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier.

Si tratta di una cifra probabilme­nte superiore all'equivalent­e dei 765 miliardi di euro stimati nel 1947 dal regime comunista polacco quali danni subiti dal Paese nella Seconda guerra mondiale, scrive il sito della Bbc.

La Germania però sostiene che il caso è chiuso da un accordo del 1953 tra l’allora Urss e la Germania dell’Est, il quale poneva termine alle riparazion­i di guerra dall’anno dopo. Varsavia invece sottolinea che l’intesa non è valida dato che la Polonia non era un Paese indipenden­te. È improbabil­e che la Germania faccia concession­i per evitare precedenti su cui potrebbero fare leva altri Paesi.

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