Dopo le Bahamas, la Florida
New York – L’uragano Dorian travolge le Bahamas lasciando sulle isole scene di “devastazione senza precedenti” e punta verso gli Stati Uniti. Per ora l’unica vittima accertata è un bimbo di otto anni, di cui si cerca anche la sorellina dispersa. Ma il bilancio nell’arcipelago sembra destinato a salire: le immagini ritraggono una catastrofe nazionale, con almeno 13mila case danneggiate o distrutte e informazioni non confermate di molti morti e corpi per le strade.
Dorian ha scaricato tutta la sua furia sulle Bahamas come uragano di categoria 5, imperversando per oltre 24 ore con raffiche di vento fino a 340 chilometri all’ora. «Siamo in guerra e siamo attaccati senza armi per difenderci», ha detto il primo ministro Hubert Minnis, invitando tutti a restare al coperto senza avventurarsi fuori. Fra le inondazioni e il blackout in buona parte delle isole, i soccorsi procedono al rilento. Alcune aree sommerse dall’acqua sono irraggiungibili. «Pregate per noi», l’appello di Minnis.
Pur perdendo forza e scendendo a categoria 4, Dorian è ora una minaccia per la Florida, con venti che soffiano a 155 miglia all’ora (circa 250 km/h). Tutte le precauzioni del caso sono state adottate nello Stato: cinque porti sono stati chiusi, così come vari aeroporti. Le scuole lungo la costa sono state chiuse almeno fino a domani, gli ospedali e le case di riposo evacuate. «È necessario restare vigili e seguire gli ordini. Evacuate ora che avete tempo», ha avvertito il governatore Ron DeSantis.
La traiettoria di Dorian resta però incerta. Atteso nella nottata (ora svizzera) «pericolosamente» vicino alle coste della Florida, anche una (al momento non prevista) lieve deviazione di pochi chilometri verso ovest, ovvero verso la terraferma, potrebbe tradursi in effetti devastanti per lo Stato.