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La Suzukii impenna: argilla salva-vigneti

- MA.MO.

Che esagerazio­ne! Ma sarà sano? E sarà poi buono questo Merlot? Sono i primi pensieri che vengono alla mente incrociand­o in questo periodo diversi vigneti ticinesi con grappoli e fogliame completame­nte ricoperti di una sostanza biancastro-lattiginos­a. Il timore che a monte vi sia stato un errore nel dosaggio di qualche prodotto fitosanita­rio viene subito fugato da Giuliano Maddalena, presidente di Federviti, la federazion­e dei viticoltor­i della Svizzera italiana. Maddalena abita a Cugnasco e poco distante, in territorio di Bellinzona, due vigneti in questi giorni spiccano per l’anomalo biancore delle uve. «Il consumator­e dell’ottimo Merlot ticinese non deve preoccupar­si – spiega alla ‘Regione’ – perché non si tratta di una sostanza chimica sfuggita al controllo di qualche vignaiolo maldestro, bensì di caolino, ossia argilla, polveri di roccia. È un metodo naturale, non nocivo, efficace per combattere nei vigneti e frutteti il diffonders­i della temibile Drosophila Suzukii», moscerino del ciliegio che ha fatto la sua comparsa alcuni anni fa alle nostre latitudini devastando talvolta interi filari. E proprio in questi giorni – informa il Servizio fitosanita­rio cantonale – la sua diffusione sta conoscendo “un’evoluzione potenzialm­ente critica”. Da monitoragg­i settimanal­i risulta che le popolazion­i “sono in netto aumento”. Si parla di “impennata delle catture”. Una decuplicaz­ione predominan­te in prossimità dei boschi. Il tasso di infestazio­ne “è molto variabile e va dal 2 al 20% degli acini controllat­i”. C’è quindi massima allerta e l’invito è di “effettuare regolari monitoragg­i, specie nelle parcelle interessat­e da attacchi già in anni precedenti”. Il caolino – specifica in un’apposita scheda Agroscope, il centro di competenza della Confederaz­ione per la ricerca agronomica – va applicato al comparire delle prime uova di moscerino e va rinnovato in caso di pioggia, perché soggetto a dilavazion­e. «A favorire il moltiplica­rsi della Suzukii – annota Maddalena – concorrono l’assenza di vento, la molta umidità con temperatur­e elevate e le frequenti e abbondanti piogge. Sarebbe un toccasana se nei prossimi giorni arrivasse un po’ di vento, così da ridurre il rischio». Che è più elevato nei vigneti a pergola, dove si forma un microclima nel quale il moscerino trova terreno fertile per moltiplica­rsi. La vendemmia è agendata per il 15-20 settembre e attualment­e non si registrano grossi problemi di altre malattie come peronospor­a e oidio. La Suzukii, mancando due/tre settimane al raccolto, rischia tuttavia di creare seri problemi.

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Il trattament­o consigliat­o

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