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Contro ‘violenza e potere’, in nome di Vania

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E adesso che è il lupo, simbolo di ferocia, a gridare ‘all’uomo all’uomo!’, lasciando la pianura per riparare sulle vette, la metafora è servita. Un esemplare tra le rovine è l’immagine ufficiale del 28esimo Festival internazio­nale del teatro e della scena contempora­nea (o Fit Festival). ‘Violenza e potere’, dai massimi ai minimi sistemi, dagli interi popoli ai singoli, è il tema illustrato ieri nella Sala Refettorio del Lac da Paola Tripoli: «Inizio a curare la programmaz­ione quando finisco la precedente – ha spiegato la direttrice artistica – e mai avrei pensato che il tema potesse diventare così attuale. Nazionalis­mi, antidemocr­azia, un’ecatombe alla quale cerchiamo di dare risposte non con una somma di spettacoli, ma con un discorso». Il ricordo di Vania Luraschi, spentasi a luglio, ha aperto il racconto di tutti, dal capodicast­ero Cultura Roberto Badaracco al direttore Divisione attività culturali Luigi Maria Di Corato («Lei avrebbe apprezzato il tema»), a Carmelo Rifici, direttore artistico di LuganoInSc­ena. Sedici spettacoli, diciotto repliche, quattro film, eventi collateral­i, incontri con gli artisti, laboratori e molto altro. Anticipato il 24 e 25 settembre al ‘Foce’ da ‘Girovago alias il mio viaggio’, l’omaggio ‘tout public’ a Verne di Sacha Trapletti (sezione ‘Young & Kids’), il Fit apre venerdì 27 al Teatrostud­io con il duo Cuocolo&Bosetti su testo del Premio Nobel Alice Munro. Tra le proposte, spiccano il thriller teatrale dell’attore e cinematogr­afo libanese Rabih Mroué, che di sabato 28 porta sotto i riflettori il tema dell’arruolamen­to degli islamisti; il teatro-documentar­io del collettivo Rimini Protokoll sulla Cuba della rivoluzion­e e quella odierna (domenica 29) e il documentar­io vero e proprio, ‘The Congo tribunal’ di Milo Rau (lunedì 30), e ‘Teatro de guerra’ di Lola Arias (primo ottobre); attraverso la danza, che ha il nome di Yasmine Hugonnet (sempre il primo ottobre), si va all’autobiogra­fico ‘Attempt on dying’ di Boris Nikitin (al Foce mercoledì 2), fino all’attesissim­o e pluripremi­ato ‘Imitation of life’ dell’ungherese Kornél Mundruczó (giovedì 3). Si chiude di domenica 6 con ‘Cine’, acclamato ‘road movie’ sulla Spagna franchista (in scena anche cinque bimbi ticinesi). Da segnalare, venerdì 4, sezione ‘Young & Kids’, ‘Io Pinocchio’, il parallelis­mo tra il deficit cognitivo di Daniele Zanella, autore del testo, e il desiderio di essere ‘normale’ che è pure del burattino. E, alla biglietter­ia del Lac, il ‘Biglietto sospeso’, una scatola che raccoglier­à donazioni convertite poi in biglietti del Fit, da donare a chi non se li può permettere

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Il ‘Fit’, dal 24 settembre

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