Il flagello
Roma – Generò aurore boreali visibili fino a Roma e a Cuba la più violenta tempesta geomagnetica mai osservata che si verificò 160 anni fa, l’1 e il 2 settembre del 1859. Chiamata evento di ‘Carrington-Hodgson’, fu dovuta a eruzioni solari, di cui una molto violenta, che scagliarono nello spazio sciami di particelle del Sole e che furono osservate dagli astronomi britannici Richard Carrington e Richard Hodgson. Quando colpirono la Terra, gli sciami causarono una tempesta geomagnetica estrema, di livello superiore a G5, nella scala dell’ente americano per le ricerche sull’atmosfera e gli oceani (Noaa) che classifica questi eventi da 1 a 5. La tempesta, spiega Mauro Messerotti, dell’Osservatorio di Trieste dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e università di Trieste, mise ko il sistema telegrafico, con i cavi che si fusero “perché erano in rame e captavano le correnti elettriche generate nella ionosfera terrestre dall’evento”. Oggi un evento così estremo potrebbe causare danni per miliardi di dollari e potrebbe richiedere anni per il completo recupero, perché metterebbe fuori uso centrali elettriche, comunicazioni radio e satelliti.