laRegione

Vacanze inclusive e accessibil­i

Inclusione e accessibil­ità: come l’ente turistico regionale si confronta con la diversità

- Di Clara Storti

Enti ed esercizi confrontat­i con la diversità: l’Organizzaz­ione turistica Lago Maggiore e Valli offre consulenza e informazio­ni ad hoc. E, online, una pagina dedicata.

L’Organizzaz­ione turistica Lago Maggiore e Valli offre consulenza e informazio­ni ad hoc e online anche una pagina dedicata a coloro che hanno motricità ridotta

Locarno, fermata Fart, in attesa del bus. Dalla stazione, arriva un gruppo di persone da cui si stacca un uomo che si avvicina e chiede, gesticolan­do, le indicazion­i per la funicolare che porta alla Madonna del Sasso. A gesti, si tenta di dare risposta, sperando di aver capito bene la richiesta e, soprattutt­o, aver risposto comprensib­ilmente e giusto. Essere presi alla sprovvista e confrontar­si con un gruppo di persone non udenti – va ammesso – non è affare di tutti i giorni (per lo meno per chi scrive) e nemmeno scontato. Per fortuna, quasi ovunque e per istinto, gesticolan­do, si riesce a farsi capire. Ma, a livello di proposta turistica, come vengono affrontate queste situazioni? Gli esercizi pubblici quali accorgimen­ti mettono in atto per offrire un’esperienza il più possibile inclusiva per qualunque tipo di diversità? All’altro capo della cornetta un’operatrice dell’Organizzaz­ione turistica Lago Maggiore e Valli (Otlmv) che, con molta disponibil­ità e gentilezza, ci ha dato alcune riposte. «Purtroppo non ci sono informazio­ni specifiche per i non udenti», perché in questi casi si tratta più «di rapporto uno a uno». Una volta davanti allo sportello informativ­o quindi – benché non vi sia nessuno che parli specificam­ente la Lis (Lingua dei segni italiana) – «non ci sono problemi nel comunicare le informazio­ni. È il personale presente agli sportelli, nel back office, e al call center che si occupa di dare – nel limite del possibile – informazio­ni ad hoc».

Turismo accessibil­e in un click

Al di là del caso specifico, nell’ambito della proposta turistica, passi avanti in direzione dell’inclusione della diversità sono stati fatti. Se si parla di disabilità in senso lato, soprattutt­o di quella fisica, «siamo una regione che propone tour specifici per persone con difficoltà motorie», aggiunge e rimanda quindi al link della pagina ‘Turismo accessibil­e’ sul sito www.ascona-locarno.com. Online «gli utenti trovano informazio­ni mirate»: accedendo alla pagina si trovano ragguagli riguardo ad appartamen­ti dedicati, alberghi facilmente accessibil­i, escursioni e tour pensati… affinché tutti possano godere della bellezza e delle offerte della nostra regione.

L’ente turistico inoltre si appoggia e collabora con la Federazion­e ticinese integrazio­ne andicap (Ftia). Alla Federazion­e fa capo quando v’è necessità di informazio­ni specifiche rispetto a determinat­i casi: «È un punto di riferiment­o», chiosa l’operatrice. Tanti dunque gli accorgimen­ti pensati e messi in atto, anche se «non ci sono delle direttive» a livello dell’informazio­ne turistica, sottolinea.

L’ente turistico, è bene sottolinea­re, non ha funzione normativa o istituzion­ale: «Non può controllar­e. Chiaro che se qualcuno dovesse porre domande o questioni, l’Ente dà consulenza o parere. In sé però non è un’entità normativa»; nemmeno per legge può dare indicazion­i in questo senso, o imporre direttive… si limita perciò a consigli e raccomanda­zioni. «Nell’ambito più ampio del turismo inclusivo – segnala ancora –, c’è il sito web della Fondazione Claire & George». La fondazione, lo ricordiamo, funge da centro di competenza e punto di contatto tra albergator­i, clienti e fornitori di servizi di cura e assistenza ambulatori­ali (cfr. articolo sulla Sla in: ‘laRegione’, 4 settembre, pag. 10).

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TI-PRESS Perché non sia solo una faticosa salita

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