Tante occasioni quanti rimpianti
Gaëtan Karlen e Ramizi lanciano lo Xamax sul 2-0, Stojanov riapre la contesa, ma un montante colto al 92’ frustra le velleità di rimonta del Bellinzona
Un clamoroso palo colto da Cortelezzi al 92’ nega al Bellinzona un pareggio che contro lo Xamax (impostosi 2-1) avrebbe meritato. Granata e Lugano (0-3 a Losanna!) fuori dalla Coppa.
Fine della corsa in Coppa Svizzera, per il Bellinzona, al termine di un incontro diviso in due tronconi: quello più lungo è stato a tinte rossonere, quelle dello Xamax, in doppio vantaggio fino al 79’: quello breve ma intenso era invece colorato di granata. Lo ha griffato la rete della speranza di Stojanov, lo ha chiuso il clamoroso palo colto in mischia da Cortelezzi, sui titoli di coda.
La legge del campo è dura, e estromette il Bellinzona, costretto a masticare amaro contro un Neuchâtel Xamax tutto fuorché travolgente, talmente calato nel finale dal permettere che la squadra di Jacobacci rientrasse in gioco e flirtasse con un pareggio che avrebbe anche meritato. La differenza di categoria la si è colta a sprazzi: nel momento in cui il Neuchâtel Xamax ha trovato la rete del raddoppio con Ramizi e, parzialmente, in un primo tempo ‘acceso’ dalla rete che ha sbloccato il risultato di Gaëtan Karlen. In fase di realizzazione, insomma, i neocastellani hanno fatto la voce grossa (tre occasioni, due gol), ponendo le basi di un successo che la reazione granata ha però messo in discussione, quando sembrava che non vi fossero più i margini per una rimonta.
È proprio qui, nel colpo di coda generoso e dettato dal cuore, più che ragionato, che stanno gli abbondanti motivi di rammarico, per il complesso di Maurizio Jacobacci, che così distante dagli avversari, in fondo, non era. E che il pareggio lo aveva trovato, in avvio di ripresa, con Cortelezzi, talmente in fuorigioco dal rendere incomprensibile la svista del guardalinee che non lo ha ravvisato. Ancora più misterioso il motivo che ha indotto l’arbitro Horisberger ad annullare una rete in un primo momento convalidata, infine cancellata dopo il fitto conciliabolo con il suo assistente, circondato da un nugolo di giocatori ospiti increduli e arrabbiati.
Tant’è, la posizione del centravanti granata era irregolare, ma qualcosa è scattato, in quel frangente, e in campo si è notato. Totalmente granata, come detto, gli ultimi quindici minuti, quelli seguiti all’1-2 di Stojanov (regolarissima e molto bella la sua rete di testa, merito dell’iniziativa personale di Melazzi), chiusi oltre il 90’ dal clamoroso montante colto in acrobazia da Cortelezzi. L’episodio che avrebbe potuto mandare ai tempi supplementari due squadre stremate anche dal gran caldo. Nulla che fosse davvero ipotizzabile, dopo lo 0-2 incassato dai padroni di casa a metà della ripresa, la mazzata che ha dato un po’ a tutti la netta impressione che fosse finita. Il fuoco, in campo, lo ha riacceso al momento opportuno mister Jacobacci, con sostituzioni ravvicinate il cui effetto è stato rivitalizzante per una squadra che, dopo averci solo provato con generosità, è riuscita per davvero a prendere il controllo delle operazioni e il sopravvento su uno Xamax che, invece, dai cambi ha ricevuto poco o nulla, se non un ulteriore abbassamento di ritmo e concentrazione.
Con le sostituzioni, la svolta
In Stojanov e Melazzi, Jacobacci ha trovato due opzioni in grado di dinamitare un incontro che stava un po’ languendo e che, nel finale, si è acceso proprio grazie alla rete della speranza del primo, su invito al bacio del secondo. E poco ci è mancato, a furia di mandare palloni dalle parti di Minder, che ci scappasse il pareggio, opzione resa vana dal montante della porta neocastellana cha ha respinto il già citato tentativo in mischia di Cortelezzi, uno dei granata più attivi ma decisamente più sfortunati. Peccato, perché alla luce dell’ultimo quarto d’ora, la qualificazione agli ottavi era alla portata di una squadra chiamata forse, in ottica campionato, a prendere maggiore confidenza nei propri mezzi, diventati notevoli anche grazie agli ultimi colpi di mercato.
Queste sono ore in cui amarezza e sconforto è giusto che turbino ancora un po’ gli animi, per quello che avrebbe potuto essere ma non è stato. Tuttavia la corsa alla Challenge League può riprendere. Lo Xamax non ha certo avuto vita facile, ed è un ottimo punto di ripartenza.
Si prenda spunto, e si ricominci da quel vano assalto finale che la dice lunga sul valore di questo Bellinzona, uscito tra gli applausi convinti dei 2’000 tifosi accorsi al Comunale.