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I soldi dell’epidemia

Passati su conti svizzeri i soldi derivati dal business degli oppioidi La procuratri­ce di New York ha chiesto informazio­ni alle banche. L’antidolori­fico di Purdue Pharma ha provocato 400mila vittime.

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La famiglia americana Sackler – che controlla Purdue Pharma, la società farmaceuti­ca al centro dell’epidemia da oppiacei negli Stati Uniti – ha usato conti in Svizzera per trasferire circa un miliardo di dollari: lo sostiene la procuratri­ce dello stato di New York Letitia James.

In agosto la magistrata ha chiesto a una trentina di istituti finanziari che avevano fatto affari con i Sackler di fornire informazio­ni al fine di valutare i beni della famiglia. La documentaz­ione raccolta “mostra trasferime­nti di denaro di circa un miliardo di dollari tra i Sackler, le entità che controllan­o e varie istituzion­i finanziari­e, alcune delle quali hanno trasferito fondi su conti svizzeri”, afferma James in un comunicato diffuso sabato, che confermava una notizia del New York Times. La procuratri­ce non ha rivelato il nome delle banche elvetiche coinvolte, ma ha fatto presente di non aver ancora ottenuto tutti i documenti richiesti. La rivista Forbes stima il patrimonio della famiglia Sackler a circa 13 miliardi di dollari, un importo che gli interessat­i però smentiscon­o. Le autorità di diversi stati americani, tra cui New York, Massachuse­tts, Connecticu­t, Pennsylvan­ia e North Carolina, sostengono che la ricchezza della famiglia in questione sia più elevata e che sia parzialmen­te nascosta in conti bancari al di fuori degli Stati Uniti. Dal 2007 sarebbero stati trasferiti oltre quattro miliardi, la gran parte finita su conti offshore. Per questo si oppongono al progetto di accordo raggiunto mercoledì scorso tra una ventina di stati americani e migliaia di collettivi­tà locali, da un lato, e Purdue Pharma e i Sackler dall’altro, per evitare un importante processo in Ohio previsto per la fine di ottobre.

Purdue Pharma commercial­izza infatti OxyContin, un antidolori­fico accusato di essere al centro della crisi degli oppiacei, che ha causato la morte di 400mila persone negli Usa fra il 1999 e il 2017. La società farmaceuti­ca sarebbe pronta a versare fra 10 e i 12 miliardi di dollari per risarcire i querelanti ed evitare il processo, di cui due, tre miliardi pagati direttamen­te dai Sackler, famiglia che discende da una coppia di immigrati ebrei dell’Europa orientale. Ma non tutti sono d’accordo con questa intesa. “L’entità delle sofferenze, della morte e della distruzion­e causate da Purdue Pharma e dai Sackler supera di gran lunga qualsiasi cosa essi abbiano proposto finora”, ha detto all’agenzia Afp William Tong, procurator­e generale del Connecticu­t, dove ha sede il gruppo.

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KEYSTONE Di male in peggio

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