‘Il Distretto? Una bomba a orologeria’
Qui nel Distretto la questione degli ungulati è sentita (e da diversi punti di vista). Per regolare le popolazioni di cinghiali, confermano a ‘laRegione’, si è arrivati a concedere delle deroghe sulla bandita totale introdotta alle Gole della Breggia, una delle due (con la Valle della Motta) prevista nel territorio regionale. Una terza, nella zona di Genestrerio, riguarda, invece, la caccia bassa. «Il Mendrisiotto – fa presente Marco Viglezio, vicepresidente della Federazione cacciatori ticinesi – non è un Distretto di vaste dimensioni, è vero. Ma per densità di selvaggina può essere considerato una vera e propria ‘bomba a orologeria’». Addirittura? «Se guardiamo alle catture per chilometro quadrato – annota –, possiamo osservare che si sono presi più cervi nel Mendrisiotto che non in Leventina, senza contare gli oltre duecento cinghiali catturati nel Mendrisiotto, a fronte di una decina catturati in Leventina». In un territorio assai antropizzato come quello a sud del cantone ecco che la convivenza fra l’essere umano e gli ungulati si fa, a volte, difficile. «Ormai arrivano a ridosso delle abitazioni – se si pensa soprattutto ai cinghiali, ndr –. Del resto, basta guardare ai danni indennizzati annualmente dallo Stato». E tanto per le catture che per i danni è una questione di cifre. Nel primo caso le statistiche del 2018 segnalano 1’937 cervi (126 nel Mendrisiotto) e 1’592 cinghiali (95 nel Distretto) finiti nel mirino. Mentre sul piano finanziario l’anno scorso si parlava di 755mila franchi di risarcimenti. Dopo quanto capitato nelle ultime due settimane nella regione, emerge, però, anche un aspetto territoriale, in particolare per quanto riguarda l’area boschiva chiassese. «Sin qui non ci siamo, forse, mai posti il problema – riflette il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni –. Ma col senno di poi viene da interrogarsi. Di sicuro il Municipio affronterà il tema nella sua seduta settimanale». Certo la presenza di cinghiali è un dato di fatto («capita di ritrovarseli per strada fra Seseglio e Pedrinate»), ma la caccia alta (ovvero agli ungulati) aperta a tutti in zona, a mente del sindaco, è cosa recente. «È la caccia bassa a far più parte della consuetudine». Per l’esecutivo un problema in più di cui discutere.