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Il trionfo di Primoz Roglic

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Lo sloveno Primoz Roglic si è aggiudicat­o la Vuelta a España, il suo primo grande giro a tappe. L’ultima frazione, conclusasi come d’abitudine a Madrid (107 chilometri), ha visto il successo dell’olandese Fabio Jackobsen davanti all’irlandese Sam Bennett.

Roglic ha dunque coronato il suo sogno, imponendos­i in una delle tre principali corse a tappe, dopo il terzo posto colto in primavera sulle strade del Giro d’Italia. Ex specialist­a del salto con gli sci, disciplina che ha definitiva­mente abbandonat­o soltanto nel 2012, dopo essere diventato campione del mondo juniors a squadre nel 2007, il ventinoven­ne di Trbovlje si è scoperto ciclista «nel quadro di una rieducazio­ne dopo un incidente di sci. Ma non avrei mai pensato di arrivare dove sono adesso. È una bella giornata per il ciclismo sloveno».

Da parecchio tempo si era capito che Roglic, 177 centimetri per 65 chilogramm­i, era destinato a vincere un grande giro. Molto forte contro il tempo e capace di reggere (quando non di attaccare) in salita, ha dimostrato di avere tutte le caratteris­tiche (in primis la facilità di recupero) per imporsi ai massimi livelli. Alla Vuelta ha preso il comando dopo la decima tappa (l’unica a cronometro) e non ha più mollato la maglia rossa.

Sul podio finale di Madrid ha preceduto il veterano Alejandro Valverde e il ventenne connaziona­le Tadej Pogacar, e succede nel palmarès della corsa a tappe spagnola al britannico Simon Yates.

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KEYSTONE Valverde, Roglic e Pogacar: il podio finale della Vuelta

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