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Chiusa dall’autorità anticorruz­ione europea la procedura di non conformità contro la Svizzera

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Greco, l’autorità anticorruz­ione del Consiglio d’Europa, chiude la procedura di non conformità avviata nei confronti della Svizzera: l’attuale impegno in materia di trasparenz­a del finanziame­nto dei partiti va nella giusta direzione. Le raccomanda­zioni di Greco in materia penale sono state integralme­nte attuate con l’entrata in vigore, nel 2016, delle nuove disposizio­ni penali sulla corruzione. Quelle riguardant­i la trasparenz­a del finanziame­nto dei partiti, per contro, erano rimaste in sospeso. Ecco perché nei confronti della Svizzera era stata avviata la cosiddetta procedura di non conformità. Nel sesto rapporto intermedio Greco giunge alla conclusion­e che l’attuale impegno elvetico in materia di trasparenz­a del finanziame­nto dei partiti vada nella giusta direzione: il controprog­etto indiretto all’iniziativa sulla trasparenz­a, posto in consultazi­one dal Parlamento fino alla fine di agosto, garantireb­be un’attuazione sufficient­e delle raccomanda­zioni.

L’iniziativa ‘Per più trasparenz­a nel finanziame­nto della politica’ mira a costringer­e i partiti rappresent­ati in Parlamento a pubblicare ogni anno bilancio e conto economico, nonché riferire l’origine di tutte le donazioni superiori a 10’000 franchi.

Il controprog­etto fissa invece il limite per le donazioni a 25’000 franchi per persona all’anno, mentre per una campagna elettorale o di voto, nonché durante una raccolta di firme, la soglia per privati, imprese e comitati sarebbe posta a 250mila franchi.

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