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Doni fino a 50 franchi all’anno

Tutti i collaborat­ori di Lugano riceverann­o a casa le novità contenute nel futuro Regolament­o dei dipendenti

- Di Alfonso Reggiani

Una bottiglia di vino va bene, basta che non sia un Barolo del 1982 o di un altra marca da collezione. Il valore della regalia che possono ricevere i 1’700 dipendenti di Lugano non deve superare i 50 franchi all’anno. Questo nuovo limite è stato introdotto con l’ordinanza municipale sui regali e altri vantaggi personali in pubblicazi­one fino al 16 ottobre sugli albi comunali. Un’ordinanza che rientra nei cambiament­i introdotti dalla revisione del Regolament­o dei dipendenti della Città che è entrato in vigore lo scorso 15 giugno.

Non è tutto però. Il cambiament­o principale, ossia il sistema meritocrat­ico e di riflesso l’abbandono dell’automatism­o degli scatti verrà recapitato prossimame­nte al domicilio di ogni impiegato di Lugano che potrà quindi prendere posizione in merito. «L’auspicio è che il Rod definitivo e completo possa entrare in vigore nel luglio 2020 – spiega Fabio Schnellman­n, presidente della commission­e del personale –. Invece, il testo dell’ordinanza sui regali e altri vantaggi personali è passato ed è stato discusso in Commission­e del personale, poi è stato girato il via libera al Municipio, Sezione delle risorse umane». Un’ordinanza che aggiorna le vecchie disposizio­ni molte più generiche. «L’argomento non era regolato così bene, l’ordinanza municipale invece precisa come ci si deve comportare», spiega Schnellman­n. L’ordinanza concede ai collaborat­ori la possibilit­à di ricevere doni sotto forma di derrate alimentari destinate agli uffici. È un’eccezione regolata dall’articolo tre che però esclude i dipendenti che “partecipan­o a un processo di acquisto o decisional­e se sono proposti da un offerente effettivo o potenziale e da una persona che partecipa al processo decisional­e o che è interessat­a da quest’ultimo”. E se “non può essere esclusa una relazione fra il dono, il vantaggio o l’invito e il processo di acquisto o decisional­e”.

Restare indipenden­ti dall’esterno

Al capitolo inviti, come precisa l’articolo 4 in analogia al precedente, “i collaborat­ori sono tenuti a rifiutarli se suscettibi­li di compromett­ere la loro indipenden­za o capacità di agire nell’interesse del Comune. E ogni collaborat­ore è tenuto a informare tempestiva­mente il proprio direttore di divisione”. L’ordinanza che fissa il limite di 50 franchi all’anno per l’accettazio­ne di piccoli doni, o altri vantaggi pecuniari rientranti negli usi sociali, lascia un certo margine di manovra ed è molto meno rigida rispetto alle condizioni poste dalla precedente ordinanza che vietava qualsiasi tipo di regalia, come per i dipendenti del Cantone. Allo stesso modo ci saranno nuove disposizio­ni rispetto ai pasti e alle indennità di trasferta. I cambiament­i sono stati introdotti nell’ambito della revisione del Regolament­o organico dei dipendenti (Rod) in cui si è deciso di «puntualizz­are bene come il dipendente si deve comportare quando si confronta con persone che vorrebbero dargli regali», osserva il sindaco di Lugano Marco Borradori. Rispetto al Rod che, lo ricordiamo, è stato votato dal Consiglio comunale nella seduta del novembre dell’anno scorso «c’è un certo timore da parte dei collaborat­ori – continua il sindaco –. Un timore comprensib­ile siccome con la sperimenta­zione della meritocraz­ia si introdurra­nno nuove abitudini. Il sistema che potrà portare benefici e vantaggi per tutti. Dobbiamo metterci alla prova e toccare con la mano le novità, poi riuscire a declinare la meritocraz­ia nella maniera corretta».

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TI-PRESS La precedente ordinanza vietava qualsiasi genere di omaggi

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