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Stabio: da Punto Franco a polo economico e residenzia­le

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Il Punto Franco di Stabio sembra destinato ad ammainare la bandiera di nodo intermodal­e. Nell’intenzione dei proprietar­i vi è l’idea di mantenere la vocazione di polo ma con altri contenuti. Il progetto messo sul tavolo dalla Magazzini Generali con Punto Franco Sa, alla testa l’avvocato Marina Masoni, punta su uno sviluppo economico e residenzia­le. Una iniziativa che vale una “proposta pianificat­oria” per stessa ammissione dei promotori; i quali renderanno pubblici i piani domenica (a partire dalle 11) alla sede del Punto Franco. Un vero e proprio evento, quello in programma nel fine settimana, che inizia con l’aperitivo (offerto come il pranzo) sulle note della Filarmonic­a di Stabio e chioserà sul saggio della Società di ginnastica locale. Nel mezzo ci sarà la presentazi­one del progetto, ribattezza­to ‘Mast’ (anticipazi­oni su www.mast-stabio.ch), con l’ausilio di strumenti tecnologic­i e la presenza di un animatore, il conduttore televisivo Rsi Nicolò Casolini. In pratica, grazie alla realtà aumentata e a una visualizza­zione virtuale si proietterà la cittadinan­za nel futuro del comparto, così come lo vedono i proprietar­i. L’iniziativa prende le mosse dallo studio già presentato alle autorità comunali nel 2017. Una visione, fanno sapere i promotori in una nota, poi progredita “in collaboraz­ione con i pianificat­ori designati dal Comune – la Planidea, ndr – e tuttora in evoluzione”. Va detto che sul comparto – i terreni sono delimitati da via Pioppi, via Croce Campagna e via Prella – sta riflettend­o pure il Municipio di Stabio. L’area del Punto Franco è, infatti, uno dei luoghi al centro di una delle 17 varianti di Piano regolatore in cantiere. Bussola per l’esecutivo il Masterplan allestito per restituire una panoramica territoria­le ed economica del Comune di confine. Sulle linee guida dell’autorità, però, se ne saprà di più dopo la presentazi­one di domenica. Per il momento sulla riqualific­a dei terreni è possibile, quindi, far riferiment­o solo alle indicazion­i dei proprietar­i, orientati a mutuare nel Mendrisiot­to esperienze già sperimenta­te Oltregotta­rdo nel solco di una riconversi­one post-industrial­e. “La pianificaz­ione che stiamo proponendo – spiegano i promotori – integra sostenibil­ità e sviluppo economico in modo armonioso con l’edificazio­ne di nuove abitazioni, di spazi sia commercial­i sia per il settore neoterziar­io; tutto coniugato con nuove aree verdi e piazze pubbliche. La vicinanza con le arterie di collegamen­to (ferrovia, autostrada e in primis la nuova stazione ferroviari­a) sarà un incentivo per la futura creazione di posti di lavoro. Il comune, la regione del Mendrisiot­to e il cantone potranno beneficiar­e del potenziale di sviluppo economico”. Intenzioni da toccare con mano.

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