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Lorenzo Quadri rimpiange Marina Masoni: rinfreschi­amogli la memoria!

- Di Giovanni Medolago, Lugano

P$ = sinistrati; fö di ball; e nümm a pagum; qualcuno è fuori come un balcone, altri non hanno capito da che parte sorge il sole; basta così o dobbiamo fare un disegno? Sono solo alcune delle note che Lorenzo Quadri intona da anni come un disco rotto e che ormai sembra risultino indigeste anche a tanti leghisti. Le numerose cassette verdi del Mattino ancora stracolme di copie il lunedì mattina e soprattutt­o i quattro seggi persi in Gc, inducono a credere che l’astioso pluripiffe­raio di via Monte Boglia (blatera sul “suo” giornale, in Municipio a Lugano e quale deputato a Berna, dove del resto nessuno gli ha mai dato alcun credito, tant’è che s’è stufato di avanzare inutilment­e mozioni&postulati) stia man mano perdendo il suo pubblico. Nell’edizione di domenica scorsa 15.9 del “suo” giornale, tuttavia, mi è sembrato di cogliere un’accusa inedita: Giovanni Merlini, eleganteme­nte definito “coscia lunga”, è indicato come “il presidente del Plr che rottamò Marina Masoni”. Pare che a escludere dall’esecutivo “il peggior consiglier­e di Stato che il Ticino abbia mai avuto” (parola del compianto Sergio Salvioni, uno tra i migliori consiglier­i nazionali che il Ticino abbia mai avuto) sia stato il voto del popolo ticinese. Possibile che Merlini avesse già allora una coscia così lunga e altresì capace di pilotare la scelta di migliaia e migliaia di elettori ticinesi?

A LQ vorremmo ricordare alcune malefatte di MM:

- prima misura da consiglier­a: tagliare gli stipendi alle donne delle pulizie alle dipendenza dello Stato. Sai che risparmio sulle spalle di signore pagate 18 fr all’ora! Misura rientrata con figura più che barbina

- seconda pensata: pagare i frontalier­i in euro approfitta­ndo della forza del franco. Bacchettat­a immediatam­ente da Berna - sostenere l’economia ticinese grazie alle 101 misure del Pelanda. Se ne avessimo applicato fosse solo una decina, chissà che Pil avremmo oggi

- sostenere il turismo TI con tale Stinca, quello che voleva correggere le previsioni del tempo; che organizzav­a convegni su come si organizza un convegno senza tener conto della mancanza di posteggi e poi scrisse lacrimoso al Comune di Montagnola cercando invano di far togliere le multe per divieto di sosta; quello che non ha pagato le tasse dovute e che poi è scappato a Montecarlo - mettere nell’angolo la Consiglier­a di Stato Patrizia Pesenti. Risposta: 15mila persone in Piazza (mai viste prima in Ticino) per dimostrare, oltre al sostegno per le Officine Ffs, pure quello all’esponente Ps.

Vogliamo infine ricordare la famosa e fumosa Fondazione Villalta, escamotage per cercare di NON pagare le tasse in Ticino?

Basta così o dobbiamo aggiungere un disegno?!?

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