Sulla posizione del governo in merito alla plastica
Premetto che condivido con il governo il concetto che i migliori rifiuti sono quelli non prodotti. Ritengo però che le plastiche miste non debbano essere bruciate nell’inceneritore, ma rientrino in quelle da separare e riciclare. Nella risposta all’interrogazione del granconsigliere Agustoni, il governo ha riproposto molti contenuti della circolare che l’Ufficio cantonale dei rifiuti aveva inviato ai Comuni del cantone per sconsigliare la raccolta della plastica mista. Questo dopo che la Città di Bellinzona e altri Comuni del cantone hanno introdotto con grande successo la raccolta della plastica mista tramite sacco a pagamento. Il governo pone l’accento sull’economicità del riciclaggio della plastica argomentando che il costo, secondo uno studio commissionato dall’Ufam e da otto Cantoni che ospitano inceneritori, è stato valutato come troppo elevato. Lo studio è però stato in seguito smentito dall’industria che pratica il riciclaggio della plastica. Inoltre il governo non dice che la combustione di una tonnellata di plastica ne produce ben 3 di CO2 e che porta il contributo degli inceneritori a circa il 5% di tutto il CO2 prodotto in Svizzera (dato dell’Ufam, altri dicono il doppio). È quindi indispensabile che anche gli inceneritori contribuiscano alla riduzione delle emissioni di gas serra, come convenuto nell’accordo di Parigi sul clima. Il governo argomenta pure che l’unico tipo di plastica riciclabile in modo finanziariamente sostenibile è quello di bottiglie per bevande Pet. Non dice però che la raccolta e il riciclaggio vengono finanziati con un balzello di 3 centesimi pagato dall’acquirente della bevanda. Analogamente sarebbe perciò utile e necessaria una tassa anticipata su tutte le plastiche messe in commercio quale contributo causale al riciclaggio. Questi sono alcuni degli elementi ignorati dall’Esecutivo cantonale. Auspico che le preannunciate valutazioni vengano elaborate considerando tutte le componenti della tematica e non solo quelle che giustificherebbero la continuazione della prassi attuale sulla plastica in Ticino.