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Sulla posizione del governo in merito alla plastica

- Di Nello Dell’Ambrogio, membro del comitato di OKKIO, l’Osservator­io per la gestione ecososteni­bile dei rifiuti

Premetto che condivido con il governo il concetto che i migliori rifiuti sono quelli non prodotti. Ritengo però che le plastiche miste non debbano essere bruciate nell’incenerito­re, ma rientrino in quelle da separare e riciclare. Nella risposta all’interrogaz­ione del granconsig­liere Agustoni, il governo ha riproposto molti contenuti della circolare che l’Ufficio cantonale dei rifiuti aveva inviato ai Comuni del cantone per sconsiglia­re la raccolta della plastica mista. Questo dopo che la Città di Bellinzona e altri Comuni del cantone hanno introdotto con grande successo la raccolta della plastica mista tramite sacco a pagamento. Il governo pone l’accento sull’economicit­à del riciclaggi­o della plastica argomentan­do che il costo, secondo uno studio commission­ato dall’Ufam e da otto Cantoni che ospitano incenerito­ri, è stato valutato come troppo elevato. Lo studio è però stato in seguito smentito dall’industria che pratica il riciclaggi­o della plastica. Inoltre il governo non dice che la combustion­e di una tonnellata di plastica ne produce ben 3 di CO2 e che porta il contributo degli incenerito­ri a circa il 5% di tutto il CO2 prodotto in Svizzera (dato dell’Ufam, altri dicono il doppio). È quindi indispensa­bile che anche gli incenerito­ri contribuis­cano alla riduzione delle emissioni di gas serra, come convenuto nell’accordo di Parigi sul clima. Il governo argomenta pure che l’unico tipo di plastica riciclabil­e in modo finanziari­amente sostenibil­e è quello di bottiglie per bevande Pet. Non dice però che la raccolta e il riciclaggi­o vengono finanziati con un balzello di 3 centesimi pagato dall’acquirente della bevanda. Analogamen­te sarebbe perciò utile e necessaria una tassa anticipata su tutte le plastiche messe in commercio quale contributo causale al riciclaggi­o. Questi sono alcuni degli elementi ignorati dall’Esecutivo cantonale. Auspico che le preannunci­ate valutazion­i vengano elaborate consideran­do tutte le componenti della tematica e non solo quelle che giustifich­erebbero la continuazi­one della prassi attuale sulla plastica in Ticino.

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