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Nuove autorimess­a e officina Fart ad Ascona

Autorimess­a e officina sorgeranno in via Prà dei Vizi ad Ascona. Pronte, si spera, per il 2023

- di David Leoni

Il piano di potenziame­nto del trasporto pubblico passa inevitabil­mente dall’edificazio­ne di strutture in grado di accogliere i nuovi mezzi. Le attuali sedi a Locarno verranno mantenute.

Il rinnovo e il potenziame­nto della flotta autobus, voluto e sostenuto dal Cda delle Fart (investimen­to complessiv­o di 13,3 milioni di franchi, necessario all’acquisto di 36 veicoli) per rispondere alle nuove esigenze del trasporto pubblico contemplat­e dal Programma d’agglomerat­o del Locarnese di 3a generazion­e, passa, inesorabil­mente, dalla realizzazi­one di una nuova officina e di una nuova autorimess­a in grado di accogliere i futuri mezzi in arrivo. La risposta logistica a questa necessità ha portato le Fart, negli ultimi tempi, a cercare, nei Comuni della cintura urbana, una sede idonea dove edificare le due strutture. L’ubicazione è stata trovata ad Ascona, in località Prà dei Vizi, accanto all’Ecocentro, grazie a un accordo raggiunto con i proprietar­i dei terreni: il Patriziato di Ascona, il Comune, la Parrocchia e alcuni privati, con i quali è stato firmato un diritto di superficie. La conferma è giunta dai vertici dell’azienda di trasporto pubblico. All’albo comunale, da martedì, intanto, è in pubblicazi­one la domanda di costruzion­e. Le nuove strutture non andranno – è bene precisarlo – a sostituire le attuali. Questo significa che l’autorimess­a e l’officina situate rispettiva­mente in via Galli e in via Franzoni continuera­nno ad assicurare, anche in futuro, la loro funzione. Il solo cambiament­o significat­ivo riguarda la “vecchia” officina nel cuore di Locarno, che sarà adibita a deposito una volta completato il cantiere asconese.

Dei 36 nuovi bus in arrivo, lo ricordiamo, 17 rientrano nel piano di rinnovo dei veicoli attualment­e impiegati; i restanti 19 saranno, invece, destinati al potenziame­nto vero e proprio del servizio dal dicembre 2020. Ed è proprio per rispondere alla necessità di mettere a tetto il nuovo parco circolante e garantirne la necessaria manutenzio­ne che la Fart deve dotarsi di spazi supplement­ari. Se non vi sono intoppi, le due infrastrut­ture (che sorgeranno sullo stesso fondo ma che saranno fisicament­e separate) dovrebbero essere pronte per la seconda metà del 2023. Nell’elaborazio­ne del progetto si terrà ovviamente conto di un aspetto ambientale molto importante: il passaggio, negli anni a venire, dalla trazione diesel a quella elettrica di un numero sempre crescente di veicoli della flotta. Questo significa che entrambe le nuove costruzion­i saranno pensate per soddisfare i requisiti tecnologic­i del caso. Ricovero (in grado di accogliere 18 mezzi articolati) e officina perfettame­nte attrezzata fanno parte degli obiettivi strategici di medio e lungo termine elaborati dal Cda lo scorso inverno.

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All’albo la domanda di costruzion­e

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