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Record negativo di reclute nel 2018

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Mai così poche persone hanno assolto la scuola reclute come nel 2018. Per mantenere a lungo termine gli effettivi dell’esercito, servirebbe­ro ogni anno circa 2mila reclute in più.

Lo scorso anno sono state incorporat­e nell’esercito svizzero complessiv­amente 16’306 persone, precisa una nota del Dipartimen­to federale della difesa (Ddps). Le forze armate invece avrebbero bisogno di poco più di 18mila nuove incorporaz­ioni all’anno.

Una delle ragioni del calo del numero delle reclute va ricercata nel servizio civile. Da una valutazion­e realizzata dal Ddps emerge che circa la metà delle persone idonee lascia il servizio militare entro il 26esimo anno d’età. Nel 2018 – si legge nel comunicato – l’esercito ha perso 3’303 militari per ragioni mediche e 6’205 militari a seguito della loro ammissione al servizio civile. Quest’ultimo è all’ordine del giorno della sessione parlamenta­re in corso a Berna. La scorsa settimana il Consiglio degli Stati ha sostenuto una serie di misure che hanno lo scopo di rendere più difficile il passaggio dall’esercito al servizio civile. Oltre che al servizio civile, il basso numero di reclute – aggiunge il Ddps – è da ricondurre alla nuova flessibili­tà di accesso all’esercito: i giovani sono liberi di scegliere in quale periodo assolvere la loro scuola reclute entro il 25esimo anno d’età. L’effettivo reale di 140’304 militari permette al momento un sufficient­e apporto di personale alle formazioni. Tuttavia, le forze armate devono sviluppare in tempi brevi strategie per reclutare giovani svizzere e svizzeri, ha dichiarato il portavoce Daniel Reist all’agenzia Keystone-Ats.

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KEYSTONE Si fatica a mantenere gli effettivi

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