Scopa, il Master è ‘italiano’ Arrestata per truffa
Con la perfetta organizzazione della 13esima edizione della gara di gioco scopa Master Ticino, promossa dalla Società scopistica Primavera di Solduno, è ufficialmente iniziata la stagione dei cartofili. Per l’occasione, si sono annunciate 48 coppie di patiti del settebello. Tra di esse, 12 provenienti dalla vicina Penisola. La finalissima ha visto imporsi Mario Casaccia e Tiziano Cucciola, di Varallo Sesia (Unione italiana gruppi cartofili), sui fratelli Carlo e Giuseppe Zanoli (Società Aurora, affiliata all’Associazione scopistica locarnese). Al terzo rango, a pari merito, troviamo Roberto Mareghetti e Terenzio Beltramini, di Milano (Unione italiana gruppi cartofili) e la coppia ticinese Sergio Sartori-Danilo Salogni (Società Vallemaggia e Società Vecchia Segheria). Nell’albo d’oro i vincitori succedono ai connazionali Osvaldo PagliottiMarco Rasore (Ivrea). Roberto Gamba, presidente del sodalizio organizzatore, ha curato la premiazione. Al Master era abbinata una lotteria, che ha dato il seguente esito: 175 rosa, 148 giallo, 263 giallo, 63 giallo, 392 bianco, 420 bianco, 350 giallo, 39 bianco, 263 bianco, 89 rosa. Negli scorsi giorni, le manette sono scattate ai polsi di una donna 55enne cittadina italiana domiciliata nel Locarnese arrestata dalla Polizia.
Secondo il comunicato diramato dalla Cantonale, la donna è sospettata di aver indebitamente ottenuto una serie di beni o servizi compilando a nome e all’insaputa di terzi – di cui avrebbe falsificato la firma – documenti per la sottoscrizione di carte di credito, per la stipulazione di abbonamenti telefonici e contratti leasing. La donna avrebbe agito in ambito privato e il suo raggio d’azione sarebbe inscritto nei confini del Locarnese. Nella notifica si legge altresì che, per il momento, l’ammontare dei raggiri è ancora in via di quantificazione. Nei confronti della 55enne, le principali ipotesi di reato sono quelle di truffa, falsità in documenti e falsità in certificati, riporta il comunicato di polizia. Ipotesi che verranno chiarificate dall’inchiesta, coordinata dal procuratore pubblico Daniele Galliano. Nel frattempo, il giudice dei provvedimenti coercitivi ha già confermato la misura restrittiva della libertà.