‘È lo stabile, da tutelare’
Teatro di Locarno, gli ‘Amici’ non gradiscono l’ultima proposta della Città
L’autorità comunale punta sul vincolo di utilizzo, mentre i difensori dell’edificio non vogliono sentir parlare di possibile demolizione
Sulla tutela del Teatro di Locarno, Città e Associazione Amici del Teatro continuano a parlare lingue diverse. L’ultima e definitiva proposta del Municipio cittadino – sentito il parere della commissione Piano regolatore – è una modifica al Piano particolareggiato del Centro urbano, “inserendo esplicitamente il vincolo di utilizzo quale ‘Teatro’ nelle attribuzioni (...) codificando ed esaudendo così la vostra volontà di mantenere il Teatro in centro città, volontà peraltro condivisa anche dal Municipio”. Ma per gli Amici del Teatro si tratta solo di uno specchietto per le allodole, visto che la modifica “non si propone di salvaguardare l’attuale Teatro cittadino, né lo valorizza, poiché rimarrebbe inalterato l’articolo 24, riguardante appunto il Kursaal, laddove si dice che “è ammessa la demolizione e la ricostruzione di un edificio nel limite degli ingombri e delle altezze fissate nel Piano dell’edificazione; per il resto sono applicabili le disposizioni vigenti per l’area delle nuove costruzioni”.
Ciò “permetterà quindi – lamentano gli Amici del Teatro – di sostituire il volume dell’attuale edificio con un nuovo edificio, sul perimetro di quello esistente originario, ma con un’altezza tale da poter fare il paio con il volume dello stabile Ubs (ex palazzo postale)”. Questo, quando invece “vi sono soluzioni architettoniche che possono valorizzare l’edificio esistente”.
Gli Amici del Teatro si dicono poi increduli che il nuovo Piano particolareggiato del centro urbano (non ancora in vigore) escluda dagli edifici con vincolo di mantenimento il Teatro, ma si premura invece di tutelare una parte dello stabile ex Migros, lo stabile della Banca di Sondrio e quello del Garni Millenium: “Una penalizzazione che di certo lo stabile del Teatro non meritava, a maggior ragione che per altri stabili con ‘vincolo di mantenimento’ (ex Migros, vecchia Ubs, corpo principale dell’albergo Du Lac) le nuove norme pianificatorie hanno giustamente tutelato questi edifici”. L’esclusione del Teatro è “un’esclusione e una disparità di trattamento che non possono essere condivise”.
La battaglia sul tema va avanti da tempo. A favore di una tutela dell’edificio si sono espressi anche i Municipi di Muralto, Orselina e Minusio, l’Associazione Dante Alighieri, la Società ticinese per l’arte e la natura (Stan), l’Associazione Amici di Casa Rusca e la Società storica locarnese. Senza dimenticare le indicazioni espresse nel lontano 2012 dal Dipartimento del territorio, secondo cui “il manufatto merita di essere valorizzato e conservato con il vincolo di bene culturale d’interesse locale”.