Soffia il vento del Premio svizzero
La cerimonia di premiazione si terrà domani al Kunstmuseum di Basilea, alla presenza del consigliere federale Alain Berset. Tra i quindici musicisti provenienti da tutte le regioni linguistiche e attivi in diversi generi musicali, insigniti del Premio svizzero di musica 2019, l’Ufficio federale della cultura ha scelto di includere anche Marco Zappa. “I Premi svizzeri di musica ricompensano la creazione musicale svizzera eccellente e innovativa e contribuiscono a metterla in risalto”, come da documento ufficiale dei premianti; ogni anno l’Ufficio federale della cultura incarica una decina di esperti del settore di selezionare candidate e candidati provenienti da tutte le regioni della Svizzera e attivi nelle diverse discipline musicali, selezione che è in seguito sottoposta al giudizio della Giuria federale della musica.
Questo nuovo riconoscimento alla carriera dell’artista ticinese (già omaggiato del Partenariato Unesco 2017) s’accompagna proprio di questi tempi a un libroantologia dei testi delle sue canzoni in uscita la prossima settimana, in sintonia con l’evento di Basilea dal quale, idealmente, riparte un ricco tour che transiterà per la Hall del Lac domenica 29 settembre dalle 11 alle 12.30, per un insieme di letture e di musica che accompagnerà la presentazione di (così come vuole l’ortografia zappiana) ‘AlVéntAlBòfaAmmò’ - IlVentoSoffia...Ancora’CanzoniDiUnaVita/UnaVitaDiCanzoni, special guest il figlio Mattia al violoncello. Guardando oltreconfine, Zappa suonerà anche ad Algeri (il 22 ottobre, all’Ambasciata svizzera nella Settimana della Lingua italiana nel mondo) e a Tirana (dal 13 al 17 novembre al Palazzo dei Congressi). “Sono sempre stata attratta dai testi delle canzoni di Marco e da tempo era mia intenzione convincerlo a pubblicarli anche in modo autonomo, in un libro in cui ognuno di noi potesse identificarsi e ritrovare momenti della propria vita, della nostra società e del nostro tempo”, scrive del libro la moglie Elena; noi, invece, chiudiamo con le parole che accompagnano il suo premio: “Così, a riguardare col senno di poi cinquant’anni suonati (e cantati) di carriera, si prova più stupore che nostalgia. Nei microcosmi delle storie di Zappa s’intrecciano esperienze, lingue, strumenti; dal ticinese allo schwizerdütsch, dall’inglese all’italiano, accompagnati da una chitarra, un bouzouki greco o da un liuto albanese. Un’opera nella quale confluiscono gli amori e le speranze di una vita. Che poi, scava scava, sono anche i nostri”.