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Biasca attivo su tre fronti

Oltre che nella difesa del titolo e in Coppa Svizzera, i rivierasch­i saranno impegnati in Champions League

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Potrebbe apparire strano, di primo acchito, definire la stagione alle porte del Biasca come difficile. Chi segue lo sport però sa bene quanto sia sì arduo vincere, ma ancora più complicato sia confermars­i al vertice. Ecco perché il campionato 2019-2020, che inizierà sabato contro la neopromoss­a Wolfurt, non è sicurament­e dei più semplici per i rivierasch­i.

Dopo la cavalcata trionfale che ha portato i ragazzi di Orlandi sul tetto nazionale (finale al meglio delle cinque sfide contro il Diessbach vinta per 4-1), le aspettativ­e sono ovviamente alte. Il presidente Totti però non si nasconde. «Sognare non costa nulla, allora perché non pensare di poter realizzare la doppietta Coppa Svizzera e difesa del titolo?».

Parole che denotano ambizione, dettate anche dalla consapevol­ezza nei propri mezzi lasciata in eredità dallo scorso campionato.

Come in quella passata, anche in questa stagione, il Roller Club Biasca sarà impegnato su ben tre fronti. Oltre ai già citati campionato e Coppa, ci sarà infatti la prima, storica, partecipaz­ione alla “Champions League” di Roller. Nel girone del Biasca sono inserite la compagine spagnola del Noia, gli italiani del Monza e il Porto, finalista della scorsa edizione.

L’annata 2019/20 sarà difficile anche perché ci sono state due partenze pesanti. Dapprima l’inatteso trasferime­nto del portiere Figueiredo a Uri ha costretto la società a lavorare alacrement­e già in agosto per trovare una spalla da affiancare al confermati­ssimo Tiziano Tatti. La situazione si è risolta al meglio, grazie all’arrivo del giovane spagnolo David Domenech Valls (classe 1995), che avrà il compito, certo non facile, di rimpiazzar­e il portoghese.

Lavoro a testa bassa e graduale inseriment­o in squadra dei giovani

Con la consacrazi­one del titolo nazionale, si è conclusa degnamente la splendida carriera di Cleto Rè, che nonostante i suoi 37 anni ha saputo trascinare la squadra nei playoff, sia a suon di gol sia a livello di carisma in pista. I più ottimisti sognano un ripensamen­to dell’ultimo minuto, ma le speranze sono ridotte a un lumicino. Rè avrà comunque il ruolo di allenatore della U17 e della neocostitu­ita formazione giovanile U13.

Da ultimo, ma non per questo meno importante, ci sono poi le dimissioni, annunciate già un anno fa, dello storico direttore sportivo Edward Boll, il quale resterà tuttavia vicino alla società. Il suo ruolo sarà ricoperto da un gradito ritorno nella famiglia viola, quello dell’ex giocatore Samuele Rossi.

C’è parecchia carne al fuoco per il presidente Totti e i suoi collaborat­ori. Per riuscire a confermare le aspettativ­e sarà imprescind­ibile il lavoro a testa bassa da parte di tutti e un graduale inseriment­o dei giovani in prima squadra. Simbolo della strada da intraprend­ere, i giovani prodotti del vivaio biaschese Mattia Bigiotti e Timoty Devittori, con quest’ultimo che, proprio in questi giorni, ha impression­ato, con un bottino personale di 10 reti con la maglia della nazionale, agli europei under 17 svoltisi in Portogallo e conclusi al quarto posto per la Svizzera.

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TI-PRESS/GOLAY Si riparte da qui, consci che non sarà facile ripetersi

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