‘Sono solo sproloqui esoterici: Tabachnik sia assolto’
Nella seconda metà degli anni 70, le millantate capacità medianiche di Di Mambro avevano sedotto anche il direttore d’orchestra svizzero Michel Tabachnik, entrato a far parte della Fondazione Golden Way dopo un incontro nel quale il Di Mambro gli avrebbe aperto il suo “giardino segreto”.
Sfumato il processo per i due fondatori, identificati tra i morti di Salvan a distanza di tre giorni l’uno dall’altro, Tabachnik è stato dunque l’unica persona perseguita penalmente per gli omicidisuicidi dell’Ots, reo di essere stato – con proclami e scritti – una sorta di ideologo dell’Ordine pur non essendone stato membro. Il musicista fu definitivamente prosciolto da ogni accusa il 20 dicembre del 2006 dalla Corte d’appello di Grenoble per la morte dei sedici adepti – otto svizzeri e otto francesi – ritrovati il 23 novembre del 1995 sul massiccio del Vercors, disposti a stella attorno a un falò e con colpi d’arma da fuoco nel corpo. “Le teorie del mio assistito – sostenne il suo legale prima della sentenza d’appello (cfr. ‘laRegione’ del 21 dicembre 2006) – sono tali sproloqui esoterici che non possono aver provocato un bel nulla fra gli adepti”. E che dunque “sanzionare le elucubrazioni di Michel Tabachnik equivarrebbe a punire un delitto di opinione”. Il direttore d’orchestra venne così definitivamente assolto anche dalla giustizia francese, dopo quella svizzera espressasi dieci anni prima.