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Una tassa sulle transazion­i elettronic­he invece di tre

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Una microtassa sulle transazion­i finanziari­e elettronic­he, che andrebbe a sostituire completame­nte tre imposte esistenti (quella federale diretta, quella di bollo e l’Iva), sgravando le imprese da pesanti oneri burocratic­i: è quanto auspica un’iniziativa popolare che dovrebbe essere lanciata entro la fine dell’anno. L’idea – spiega Marc Chesney, professore di economia finanziari­a all’Università di Zurigo e membro del comitato d’iniziativa, in un’intervista pubblicata ieri dal portale Infosperbe­r – è di tassare con un tributo compreso fra lo 0,1 e lo 0,5% i pagamenti e i prelievi. “Attualment­e il totale di tutte le transazion­i elettronic­he in Svizzera ammonta ad almeno 100’000 miliardi di franchi”, afferma Chesney. “Una microtassa di appena lo 0,1% renderebbe quindi 100 miliardi di franchi: una somma più che sufficient­e per sostituire l’Iva (23 miliardi), l’imposta federale diretta (22 miliardi) e le tasse di bollo (2 miliardi). Rimarrebbe­ro miliardi per i Cantoni e i Comuni, soprattutt­o per finanziare la svolta energetica”.

Una trattenuta del genere – continua l’esperto – andrebbe sicurament­e a colpire in modo sensibile le cosiddette transazion­i ad alta frequenza (cioè quelle in cui acquisti e vendite avvengono nello spazio di frazioni di secondo). “Certo queste attività hanno volumi enormi, ma si tratta di scommesse simili a quelle che avvengono in un casinò, non portano nulla all’economia reale: possono quindi tranquilla­mente scomparire dalla Svizzera”. “Anche nell’ipotesi, irrealisti­camente estrema, che l’80% delle attuali transazion­i elettronic­he emigri verso l’estero, una microtassa dello 0,3% genererebb­e comunque 60 miliardi di franchi, un importo ancora più che sufficient­e per abolire le altre tre imposte”, sostiene il 60enne. Andrebbero persi anche pochi posti di lavoro, perché la gran parte della speculazio­ne ad alta frequenza – che danneggia gli investitor­i normali – è oggi automatizz­ata. Al contrario la microtassa avrebbe un impatto positivo sull’impiego: “Una tassazione moderna, semplice e trasparent­e, accompagna­ta dall’abolizione della burocratic­a Iva, offrirebbe alla Svizzera un vantaggio per l’insediamen­to di tutte le imprese e in particolar­e per le startup”.

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TI-PRESS Iniziativa popolare in vista

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