Risoluzione Mps affinché Tamoil paghi la bonifica
Dopo l’interpellanza al Consiglio di Stato da parte dell’Mps, ecco anche una risoluzione rivolta al Consiglio comunale di Bellinzona che va nella stessa direzione. La presentano le consigliere comunali Angelica Lepori Sergi e Monica Soldini con l’obiettivo di chiedere al Municipio di non entrare in materia su un’eventuale partecipazione della Città ai costi di risanamento del terreno contaminato che ospitava la Petrolchimica a Preonzo. La richiesta delle rappresentanti dell’Mps è che l’esecutivo si impegni affinché il finanziamento della bonifica sia tutto a carico della Tamoil Sa, proprietaria della Petrolchimica Sa fallita nel 1996. Attualmente invece, sottolineano, l’ipotesi è che il conto (stimato in 20-25 milioni di franchi) sia sostenuto nella misura del 20% da parte della compagnia petrolifera, e per l’80% da Cantone, Confederazione e Comune. “Riteniamo che il territorio e la Città di Bellinzona abbiano già pagato a caro prezzo” la presenza della raffineria, si legge sulla proposta di risoluzione. D’altronde, aggiungono, è proprio la Tamoil stessa a sottolineare sul proprio sito internet che “per tutte le società del Gruppo (...) le preoccupazioni ambientali sono in primo piano”.