L’ultimo ostacolo per Lea
La Sprunger a caccia della 2ª medaglia elvetica a Doha dopo quella di Kambundji, che torna in pista con Ajla Del Ponte
Quella di oggi sarà un’altra giornata importante ai Mondiali di Doha per i colori rossocrociati, ma anche per quelli ticinesi. Oltre a Lea Sprunger che alle 20.30 (ora svizzera) andrà a caccia di un posto sul podio nella finale dei 400 m ostacoli, poco meno di un’ora prima tornerà in pista anche la losonese Ajla Del Ponte, che assieme alla medagliata di bronzo dei 200 m Mujinga Kambundji, a Sarah Atcho e a Salomé Kora, cercherà un posto nell’ultimo atto della staffetta 4x100 m.
L’ultimo tempo, ma...
È nel ruolo di outsider ma con legittime ambizioni che la Sprunger arriva alla sua seconda finale mondiale consecutiva dopo il quinto posto di Londra 2017. La vodese possiede infatti l’ottavo e ultimo tempo delle partecipanti all’ultimo atto, ma «la sua capacità di crescita e di alzare il suo livello al momento giusto mi impressiona – ha affermato il suo allenatore Laurent Meuwly, supportato dal fatto che la 29enne campionessa d’Europa in carica in questa stagione non era mai scesa sotto i 55 secondi, mentre in Qatar ha corso in 54”98 nelle batterie e in 54”52 nelle semifinali –. Sono sicuro che può battere il record svizzero (54”25 realizzato da Anita Protti nel 1991, ndr) in finale con la fiducia che ha in questo momento. Per il podio bisognerà scendere sotto i 54” (il personale della Sprunger è di 54”29, ndr).
La finale vale Tokyo
Quanto alla staffetta 4x100 m, se per il tecnico Raphaël Monachon il primo obiettivo «è la finale, che significherebbe anche qualificazione per i Giochi olimpici di Tokyo 2020», il sogno di una medaglia è più che presente nella testa delle ragazze, che due anni fa avevano chiuso al quinto rango.
«Possiamo crederci, abbiamo le capacità e l’esperienza per farlo – ha spiegato la vodese Atcho –. Certo, servirà la gara perfetta e già nelle batterie dovremo proporre una prestazione di livello per mostrare alle avversarie che ci siamo e per avere una buona corsia in finale (domani alle 21.05, ndr)».
Inutile nasconderlo, le possibilità di salire sul podio dipenderanno molto dalla Kambundji, che in un certo senso ha già fatto molto... «La medaglia di Mujinga ci ha dato ancora più voglia di ottenere qualcosa di bello insieme», ha spiegato Del Ponte, alla quale ha fatto eco Kora: «Ci ha caricato e dato motivazione supplementare». La bernese prima della rassegna iridata aveva persino partecipato a sorpresa al campo di allenamento della staffetta rossocrociata in Turchia... «Abbiamo fatto qualche compromesso che ha in particolare permesso di rafforzare la fiducia tra me e lei – ha spiegato ancora Monachon –. Ha investito molto di più nella staffetta quest’anno e si sente». Una sensazione condivisa anche dalla Atcho... «Dal suo coinvolgimento capiamo che è convinta che possiamo ottenere qualcosa di grande».