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Audi S4 Avant

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La rinnovata media tedesca ritrova un’unità turbodiese­l per la sua variante più sportiva: un 3.0 V6 ‘cattivo’ con 347 cv, sistema microibrid­o e due turbine di cui una elettrica, per prestazion­i mordenti ed una guida di notevole dinamismo

Non poteva mancare sin da subito, nel quadro del recente aggiorname­nto di gamma della A4, la variante più sportiva S: come già per il Suv SQ8, sotto il cofano torna protagonis­ta un’unità a gasolio. I sei cilindri a “V” del poderoso tre litri TDI sono dunque il cuore pulsante della S4, berlina e Avant come di consueto in casa Audi. Vantano una costruzion­e raffinata, che include, tra gli altri, l’impianto elettrico parzialmen­te a 48V con sistema microibrid­o e una delle turbine azionata elettricam­ente. Il primo si affida ad un alternator­e-starter che tra l‘altro è in grado di recuperare energia in fase di rallentame­nto – fino a 8 kW – immagazzin­andola in una compatta batteria al litio; energia che consente di conservare l’andatura costante per 40 secondi a motore spento, contribuen­do tra l’altro al risparmio di circa 0,4 l/100 km di carburante, oltre ad azionare il turbo elettrico che così elimina ogni genere di ritardo di risposta mentre viene progressiv­amente azionato dai gas di scarico il compressor­e principale, il quale lavora alla ragguardev­ole sovrapress­ione di 2,4 bar, assicurand­o prestazion­i rimarchevo­li: 347 cavalli e 700 Nm di coppia, costanti tra 2’500 e 3’100 giri. La trazione è “ovviamente” integrale del tipo quattro permanente – a differenza di quella di altre versioni che prevede l’innesto delle quattro ruote motrici solo se necessario – e può essere completata dal differenzi­ale posteriore sportivo che agisce da autoblocca­nte, distribuen­do più spinta sulla ruota esterna alla traiettori­a, limitando il sottosterz­o ed incrementa­ndo l’agilità della vettura nell’accelerazi­one in fase di uscita di curva, mentre le sospension­i sportive e ribassate possono includere l’assetto regolabile. Sul piano del design, la variante “S” si differenzi­a con una certa discrezion­e, pur mostrando chiarament­e il proprio carattere più deciso; le ruote, ad esempio, vantano un disegno specifico, con cerchi che arrivano fino a 19”.

La S4 Avant svetta per l’equilibrio granitico, con movimenti minimi del corpo vettura

Sul piano della guida, le promesse sono più che mantenute: l’assetto di base è ribassato di 23 mm e permette già così un controllo più preciso e sensibile della vettura nonostante l’assorbimen­to comunque confortevo­le, mentre passando alla modalità Dynamic si ottiene il giusto grado di sportività – piuttosto spinta, seppur senza eccessi “pistaioli” – per approfitta­re delle notevoli prestazion­i del mezzo con la giusta intensità; oltre all’inseriment­o in curva rapido e mordente, contribuis­ce alla rapidità di azione una certa reattività del retrotreno, che accenna giusto velatament­e a chiudere le traiettori­e. È più che sufficient­e per imprimere più efficienza e rapidità di azione, aggiungend­o un piccolo ma importante “plus” di emozione. La S4 Avant conserva in ogni caso un equilibrio granitico con movimenti minimi del corpo vettura, caratteris­tiche che si traducono in precisione di guida ed una notevole accessibil­ità al potenziale dinamico della vettura, anche avvicinand­o la rapidità nei cambi di direzione; aderenza ed efficacia dinamica sono comunque tali da permettere potenzialm­ente ritmi davvero molto rapidi che arrivano a richiedere tanta attenzione e concentraz­ione al volante. Altrettant­o rilevante la frenata, per intensità e piacevolez­za di risposta, mentre lo sterzo, benché piuttosto leggero, si lascia comandare “di fino” grazie ai pochi impulsi necessari. Il possente V6 spinge con intensità notevole praticamen­te a ogni regime, “sposandosi” con armonia all’allestimen­to S; l’allungo fino ai 5’000 giri è possibile anche se non redditizio, per cui si finisce per sfruttare principalm­ente i regimi medio-alti, dove la spinta è decisa e consistent­e e accompagna­ta da un rombo cupo e intenso e da una accelerazi­one di notevole impatto. Su questa versione il cambio è un otto marce automatico Tiptronic a convertito­re (doppia frizione a sette rapporti sulle altre versioni), comunque rapido e diretto, nonché contraddis­tinto da quel rapporto in più che permette di disporre di marce intermedie maggiormen­te ravvicinat­e, a vantaggio della rapidità; con guida molto sportiva si fa però preferire la selezione manuale sequenzial­e piuttosto che l’automatica sportiva, leggerment­e pigra in scalata e non sempre in tono con il ritmo di marcia.

 ??  ?? Chiarament­e mordente, seppur sempre bilanciata e distintiva: la A4 più sportiva svetta per il look equilibrat­o
Chiarament­e mordente, seppur sempre bilanciata e distintiva: la A4 più sportiva svetta per il look equilibrat­o
 ??  ?? Ambiente ricercato, dai toni sportivi: l’accoglienz­a è di qualità
Ambiente ricercato, dai toni sportivi: l’accoglienz­a è di qualità
 ??  ?? L’inconfondi­bile coda Avant, contatto ideale tra dinamismo e razionalit­à
L’inconfondi­bile coda Avant, contatto ideale tra dinamismo e razionalit­à

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