Una collaborazione per i giovani
Ceresio e Pregassona Red Fox si sono uniti in un’unica entità, volta a garantire ai ragazzi la possibilità di giocare
La novità dell’anno nel panorama dell’hockey ticinese è l’unione fra Ceresio e Pregassona Red Fox. Ne spiega i motivi l’allenatore e direttore sportivo Christian Agustoni: «Vogliamo essere una buona alternativa ai giovani che non possono giocare nel Lugano e crescere come società. Per riuscirci era necessario allargare il bacino d’utenza, trovare nuovi collaboratori e unire le forze. Solo così potremo formare dei giovani che andranno a portare il necessario ricambio generazionale nella prima squadra».
Compito non facile visto che il reclutamento è complicato e il processo di formazione dispendioso: «Nel Sottoceneri c’è una grande concorrenza rappresentata dall’inline hockey che occupa i ragazzi a partire da gennaio e i cui campionati si sovrappongono ai nostri che iniziano a fine settembre. Altri giocatori si orientano invece sui numerosi tornei amatoriali che si disputano sulle varie piste del nostro cantone. Inoltre, il livello del campionato di Terza Lega continua ad aumentare, in quanto numerosi giocatori hanno accumulato esperienze in Prima Lega o nelle leghe nazionali. Così si fa fatica a inserire i giovani nelle rispettive prime squadre. Forse, però, il campionato a dieci permetterà a diverse formazioni senza ambizioni di classifica di dare più spazio ai giovani».
La scintilla di questa unione di forze è scoccata questa primavera, ma i primi approcci risalgono già agli scorsi anni: «I giocatori delle squadre del Ceresio e del Pregassona si conoscono bene, avendo svolto la trafila giovanile prevalentemente assieme nel Lugano, dunque era da un po’ che si discuteva, quando ci si incontrava per una birretta, su come si poteva migliorare la situazione. Si può dunque dire che l’idea di unirsi sia venuta da entrambi i lati. Anche la gestione della società sarà unica, sfruttando le competenze di persone provenienti dalle due diverse realtà preesistenti».
Agustoni: ‘Iniziamo da 4 squadre. A medio termine vorremmo completare la filiera del vivaio’.
La base da cui partire c’è, visto che in tutto prenderanno parte alla nuova stagione quattro squadre di ragazzi, per un totale di una settantina di giovani discatori: «Per la stagione 2019/20 potremo mandare in pista una squadra U15 A (ex Mini B), una U13 A (ex Moskito B), una U11 (ex Piccolo 1) e una U9 (ex Bambino). Poi vorremmo continuare a vedere questi giovani crescere anche nelle categorie U17 (ex Novizi) – squadra che avevamo già iscritto per il campionato alle porte, ma che abbiamo dovuto ritirare a causa di diverse defezioni giunte nel corso dell’estate, quando a un certo punto siamo rimasti con soli sei ragazzi – e U20 (ex Juniores). Solo così daremmo un senso al lavoro che stiamo portando avanti evitando che i ragazzi di quindici anni si perdano per strada».
Per ora iniziano a vedersi i frutti nel settore femminile: «Abbiamo alcune ragazze che sono cresciute nel settore giovanile e che ora fanno parte delle Ladies del Lugano o delle Hcap Girls, ma pure altre che continuano a giocare con i nostri ragazzi». Per chi farà parte del Pregassona Red Fox-Ceresio ci sarà la possibilità di migliorare senza l’assillo dei risultati: «La nostra filosofia è che chi si impegna e partecipa agli allenamenti deve poter giocare: non rinunceremo mai a uno o due ragazzi per vincere un campionato». Questo progetto potrà altresì aiutare a far tornare le squadre giovanili minori ben frequentate, in modo da aiutare anche i campionati di Terza e Quarta Lega a riacquistare i fasti del passato.