Non si era intascato le multe
Il giovane poliziotto era sospettato di appropriazione indebita di lieve entità
Termina con un decreto d’abbandono la segnalazione, fatta a suo tempo dal Municipio di Gordola, in relazione a presunte irregolarità nella gestione dell’incasso di multe.
Lo ha comunicato ieri il Ministero pubblico, dopo che gli accertamenti penali sono giunti a conclusione.
È stato il procuratore generale (pg) Andrea Pagani ad emanare un decreto d’abbandono, si legge nel comunicato diramato ieri, nei confronti dell’agente della Polizia intercomunale del Piano (basata a Gordola) sospettato dalle autorità del Comune sede del Corpo di aver trattenuto i soldi provento di alcune multe e contro cui era stato ipotizzato il reato di appropriazione indebita di lieve entità. Stando alle ricostruzioni e agli atti acquisiti, si legge nella comunicazione, non sono risultati adempiuti i presupposti soggettivi del reato ipotizzato citato qualche riga sopra.
Inchiesta aperta a settembre
Ricordiamo che, in seguito alla segnalazione, l’agente era stato sospeso (senza interruzione di stipendio, a quanto risultava dalle nostre informazioni) dal servizio. Il tutto per permettere che l’inchiesta interna potesse produrre i suoi frutti; ad assumere la sua difesa era stato l’avvocato Andrea Bersani. Il patrocinatore, dalle nostre colonne (cfr. ‘laRegione’ del 14 settembre) aveva dichiarato di confidare “in un rapido chiarimento, in sede penale, della posizione” del giovane poliziotto sospettato di essersi intascato una somma che non era mai stata quantificata e, soprattutto, affermava di non intravedere “elementi di rilevanza penale”. Ieri, la conferma.