Locarno, spazi per anziani solo uno non convince
Sette. Tanti sono i progetti pensati per rendere Locarno una città dotata di spazi pubblici a misura di anziano. Non certo pochi. Tra questi, però, uno non ha convinto i commissari della gestione, che nel loro rapporto ritengono sia opportuno ripensarlo e presentarlo in separata sede.
È quanto si evince dal preavviso, favorevole, alla richiesta di un credito di poco più di 540mila franchi presentata dall’esecutivo per permettere ai suoi abitanti della terza età di vivere in una città che sia loro “amica”. Rispetto al 2003 – osservano i commissari – le persone con più di 75 anni a Locarno sono pressoché raddoppiate. Un fenomeno, quello dell’invecchiamento della popolazione, destinato nei prossimi anni ad acuirsi. Da qui la necessità di attivarsi in un’ottica preventiva, per evitare di ritrovarsi, in un futuro dietro l’angolo, a dover correre con onerose modifiche delle infrastrutture cittadine. Il riferimento della Gestione è ai prossimi interventi di riqualifica del Castello Visconteo e alla sistemazione degli spazi pubblici del centro urbano. Dando atto al Municipio di aver portato avanti con cognizione di causa questa tematica, i commissari non hanno nulla da ridire, come detto, su 6 dei 7 investimenti contemplati nel messaggio.
Non è invece condiviso quanto previsto in via Passetto, con il Parco d’incontro sociale e di gioco. Diverse le criticità sollevate: una riguarda la presenza, in quella zona, di altre due strutture analoghe. Verrebbe quindi a crearsi un doppione. Per evitarlo basterebbe intervenire sulle due aree di svago già esistenti nelle vicinanze. Secondo la Gestione, sarebbe da riorientare la scelta, chinandosi su qualcosa di diverso, creando ad esempio un luogo per attività sportive (palestra all’aperto). Sempre al riguardo non piace neppure l’idea di confinare i cani in spazi definiti nel rapporto “inadeguati”. Convinti della necessità di comunque dover procedere con delle migliorie dell’area in questione, oggi poco accogliente e dignitosa, i consiglieri comunali della Commissione della gestione chiedono di separare questo progetto dal messaggio e di approfondirlo adeguatamente.
Un pieno di ‘verde alberato’
Luce verde (è il caso di dirlo), sempre da parte della Gestione, anche sul credito di 320mila franchi per interventi selvicolturali concentrati in 4 superifici alberate poste lungo l’area del Delta della Maggia (Boschi Isolino, Saleggi, Bolle Grande e Robinson). Si tratta di un terzo pacchetto di opere miranti alla salvaguardia del patrimonio boschivo cittadino (la cui superificie si estende sul 14% dell’intero territorio, facendo di Locarno la città ticinese più green). “Questi interventi – si legge nel rapporto – vanno anche a favore della popolazione tutta che può, o dovrebbe potere, godere di aree di svago naturali e ben tenute. Secondo alcuni studi la presenza di alberi in città aumenta la sicurezza e la qualità di vita dei cittadini andando a diminuire l’uso, ad esempio, di farmaci anti depressivi, scoraggia la microcriminalità e contribuisce a far diminuire gli incidenti stradali”.
Da qui la convinzione della Commissione dell’importanza di proseguire sulla strada imboccata. Questa richiesta di credito rientra inoltre nel contesto del programma “Locarno fiorita”; a tutti gli effetti si tratta dunque di un nuovo strumento di gestione del verde pubblico che andrà a coprire le varie attività di manutenzione e cura dei boschi sull’arco dei prossimi 5 anni.