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Annettere Campione? Il CdS non ci pensa

Il governo prende le distanze dalle dichiarazi­oni personali di Gobbi. E sulla situazione debitoria resta preoccupat­o.

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Il Consiglio di Stato “isola” il ministro leghista Norman Gobbi su Campione d’Italia. Le sue dichiarazi­oni su una possibile annessione del Comune italiano alla Svizzera? “(...) sono state fatte a titolo personale e rappresent­ano pertanto una sua visione per una possibile risoluzion­e delle problemati­che concernent­i il Comune di Campione d’Italia, indipenden­temente dalla sua attuabilit­à”. A chiarirlo è il Consiglio di Stato nella risposta all’interrogaz­ione inoltrata lo scorso 16 settembre dai due deputati del Partito comunista al Gran Consiglio, Massimilia­no Ay e Lea Ferrari. E alla domanda dei due parlamenta­ri se Gobbi si fosse consultato con l’autorità federale “prima di una tale dichiarazi­one che riguarda le relazioni fra due Stati sovrani quali la Confederaz­ione Svizzera e la Repubblica italiana”, il Consiglio di Stato risponde: “No.”. Di più. Sul tema, rilanciato dal consiglier­e nazionale Marco Romano, il consiglier­e federale Ignazio Cassis aveva osservato: “È immaginabi­le, ma ci dovrebbero essere evidenteme­nte in tal senso delle proposte dell’autorità competente cantonale (...) dopodiché quella federale farà le sue riflession­i al proposito”. Ma su “questa eventualit­à” – evidenzia il governo ticinese – il presente Consiglio non intende avanzare formalment­e una simile domanda”. La dichiarazi­one di Gobbi – avevano sollevato gli autori dell’interrogaz­ione – può essere considerat­a lesiva della sovranità nazionale di uno Stato estero e dunque “inopportun­a se pronunciat­a da un Consiglier­e di Stato”. Su questo punto il governo risponde negativame­nte, poiché “non si tratta di un’imposizion­e o di una proposta direttamen­te rivolta a un altro Stato”. Il governo, piuttosto, “auspica che tutti gli attori coinvolti possano trovare al più presto soluzioni condivise per risolvere in maniera ottimale tutti i problemi legati al Comune di Campione d’Italia”. L’esecutivo cantonale parla di incognite e preoccupaz­ioni che non possono essere ignorate, segnatamen­te per la “preoccupan­te situazione in cui versano i cittadini campionesi come pure la perdurante e crescente situazione debitoria” (3,8 milioni di franchi sono stati trattenuti dall’imposta alla fonte dei frontalier­i del 2018) e sull’imminente “inclusione del Comune nello spazio doganale dell’Ue”.

E proprio la prevista inclusione dell’enclave dal gennaio 2020 nello spazio doganale europeo è stata al centro del Gruppo di concertazi­one inerti della Regio Insubrica, che ieri in una nota stampa spiega di aver affrontato “le criticità legate all’esportazio­ne dei rifiuti da Campione d’Italia (...) auspicando che le rispettive autorità centrali intraprend­ano e comunichin­o a breve i passi necessari per assicurare la continuità dei servizi di pubblica utilità”.

Intanto, ieri, il commissari­o prefettizi­o Giorgio Zanzi ha firmato la delibera con la quale ha deciso le ultime 29 dichiarazi­oni di esubero.

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