Bimbi sicuri a scuola, bene ma non ottimo L’autosilo Lac torna agibile
Transitando in prossimità delle scuole la maggioranza degli utenti della strada si muove con prudenza rispettando i limiti e le norme di sicurezza. Questo il dato – senz’altro positivo – che emerge dal consuntivo dell’operazione “Bimbi sicuri” promossa dalla Polizia della Città di Lugano nel corso del mese di settembre, in occasione dell’inizio dell’anno scolastico, con l’obiettivo di garantire la sicurezza degli allievi sulle strade dei percorsi casa-scuola. Una campagna in sinergia con quella nazionale per un percorso casa-scuola sicuro, denominata “Attenzione, i bambini sono imprevedibili”, elaborata dall’Ufficio prevenzione incidenti. Ma ecco i risultati della prevenzione messa in atto a Lugano, dopo aver sensibilizzato con una circolare di consigli della polizia i genitori dei 3’650 allievi luganesi coinvolti e con radar mirati in prossimità delle scuole. Complessivamente sono stati organizzati 17 controlli, durante i quali è stata misurata la velocità di 5’147 veicoli; nel corso degli stessi sono stati constatati 276 superamenti del limite di velocità consentito (ossia del 5,4% del numero complessivo di veicoli registrati), e in 4 casi la velocità rilevata è sfociata in procedura. Gli agenti di quartiere ingaggiati sono stati 15, più 2 assistenti di polizia, per un totale di 36 posti di controllo e 210 ore di servizio prestate.
I risultati, buoni ma non eccellenti: 43 trasporti di fanciulli non debitamente allacciati al seggiolino, 43 soste illecite di vetture, 11 mancate precedenze ai pedoni sui passaggi pedonali da parte di conducenti e 29 attraversamenti illeciti della carreggiata fuori dai passaggi pedonali da parte di pedoni (allievi e/o genitori). Autosilo Lac di nuovo agibile. Nella notte fra sabato 28 e domenica 29 settembre, nel piano inferiore (-4) dell’autosilo si era verificato un riversamento d’acqua che ha formato un accumulo in dieci parcheggi. “Per permettere le opportune verifiche – spiega il Consiglio direttivo del Lac in una nota stampa – si è provveduto a chiudere il piano inferiore a titolo precauzionale fino a martedì 1° ottobre; i piani superiori sono rimasti regolarmente agibili. Le verifiche compiute in tempi brevi non hanno portato alla luce difetti di costruzione della struttura. Le cause del riversamento sono invece da imputare a materiale di scarto depositato erroneamente nei canali di scolo durante dei lavori svolti in precedenza. L’ostruzione creatasi non ha permesso di far fluire l’acqua del sistema di pulizia – che si avvia periodicamente in automatico – provocando l’accumulo descritto”. Happy end. “La risoluzione della problematica non chiama direttamente in causa la responsabilità dell’impresa generale Comsa, da subito allertata, e neppure un obbligo di garanzia da parte sua”, chiarisce il Consiglio direttivo del Lac.