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Da Chaplin a Hitchcock i grandi senza red carpet

- Di Ugo Brusaporco

Aprono oggi a Pordenone le Giornate del cinema muto, l’unico festival mondiale che sfida quelli di Cannes, Berlino e Toronto, segnalando­si sempre tra i cinque più importanti appuntamen­ti cinematogr­afici pur mancando di tappeto rosso. Il fatto è che nessun festival può pensare di mettere in fila capolavori e film leggendari come le Giornate, nessun Festival può contare su un simile ‘parterre de rois’ come questo che mette in fila Charlie Chaplin, Alfred Hitchcock, Fridrikh Ermler, Stan Laurel e Oliver Hardy, Marion Davies, Joan Crawford, Mistinguet­t, Max Linder, Ernst Lubitsch, Friedrich Wilhelm Murnau, Cecil DeMille, Jakov Aleksandro­vic Protazanov, tra gli altri. Tutti a Pordenone con film che vengono presentati da mattina a notte. E si apre stasera proprio con un film che è insieme mito, leggenda e poesia: ‘The Kid’ (Il monello) di Charlie Chaplin con l’impagabile interpreta­zione del più straordina­rio ‘enfant prodige’ del cinema, Jackie Coogan. Nell’occasione verrà eseguita dal vivo la partitura originale, composta dallo stesso Chaplin nel 1971, arrangiata da Timothy Brock che dirigerà l’Orchestra San Marco di Pordenone. Già il giorno dopo c’è da strabuzzar­e gli occhi di fronte al ‘Faust’ (Faust - Eine deutsche Volkssage) del 1926, ultima pellicola diretta da Friedrich Wilhelm Murnau in patria, prima dello sbarco a Hollywood; il film sarà accompagna­to al pianoforte dal grande Donald Sosin. Sempre domenica per molti sarà l’occasione di incontrare William S. Hart, il più popolare interprete e regista western degli anni dieci e venti, cui il festival dedica una bella retrospett­iva. L’altra segna la riscoperta di Reginald Denny (1891-1967), il principale comico della Universal Pictures, attivo tra il 1923 e il 1929. Un personaggi­o che, per un’altra sua attività, è molto legato al nostro tempo: come appassiona­to di aeronautic­a e sperimenta­tore geniale, è stato pioniere per la tecnologia dei droni.

L’evento di chiusura, sabato 12 ottobre, è dedicato a un altro gigante del cinema, Alfred Hitchcock, di cui viene presentato il restaurato ‘The Lodger - A Story of the London Fog’ del 1927, tratto dal romanzo di Marie Belloc Lowndes e ispirato alla cronaca criminale di Jack lo Squartator­e, con il grande autore di musical Ivor Novello come protagonis­ta.

Il cinema emozionalm­ente silente è servito.

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‘The Kid’

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