Sion, l’ennesima ‘madre’
Al Tourbillon il Lugano affronta una nuova partita decisiva che potrebbe anche preludere a una svolta
Quando da troppo tempo i risultarti latitano, ogni settimana si è chiamati ad affrontare “la madre di tutte le partite”. Per il Lugano lo sono state le sfide contro Copenaghen, Lucerna, Ginevra, Neuchâtel Xamax e Dynamo Kiev. E ogni volta si è trattato di affrontare una “madre” più esigente, più impaziente, più “grande”, più oppressiva. E sarà così anche domani, quando i bianconeri si troveranno di fronte un Sion con 10 punti in più in classifica.
Per Celestini e i suoi uomini non ci saranno né “se”, né “ma”: sarà fondamentale riuscire a dare continuità alla prestazione offerta giovedì a San Gallo, per lo meno sul piano dell’abnegazione e della presenza emotiva. Se poi riuscissero pure a tramutare in moneta sonante almeno un paio delle occasioni create, si potrebbe pensare a un risultato positivo e, forse, a un’inversione a “u” della direzione assunta da questa tribolata stagione.
Anche perché in caso di sconfitta, ma soprattutto di prestazione deludente (sulla falsariga di quella con lo Xamax), potrebbe proprio essere il Vallese il capolinea di Fabio Celestini. Infatti, se Angelo Renzetti decidesse di dare una svolta alla situazione, il dopo Sion rappresenterebbe il momento ideale. Il campionato, infatti, andrà in pausa per far spazio alla Nazionale, ragion per cui l’eventuale sostituto del tecnico vodese avrebbe a disposizione tempo sufficiente per impostare la squadra in vista della sfida di Cornaredo contro lo Zurigo (unico avversario finora battuto). Se invece Celestini dovesse superare l’esame del Tourbillon, è verosimile ipotizzare che il tecnico rimanga al suo posto almeno fino a Natale.