laRegione

Trasporti uguale infrastrut­ture

- Di Alex Farinelli, candidato Plr al Consiglio nazionale

Quando si scrive della politica dei trasporti si potrebbe dire che si legge politica delle infrastrut­ture. In effetti il nesso è talmente stretto che l’una non può fare a meno dell’altra. Il problema è che i trasporti, e l’evoluzione nelle loro necessità, sono qualcosa di molto rapido, mentre invece le infrastrut­ture richiedono tempo (ogni tanto troppo) per essere realizzate.

In questo senso la Svizzera è stata capace di essere anticipatr­ice di una tendenza e di programmar­e un’opera epocale che oggi ci sembra, incredibil­mente, quasi normale: AlpTransit. Sognare una ferrovia di pianura attraverso le Alpi è qualcosa di straordina­rio che cambia i paradigmi riguardant­i la mobilità non solo nel nostro Paese ma anche in buona parte del continente europeo. Il sogno è diventato, grazie anche alla spinta popolare, una solida realtà che però purtroppo al momento è incompleta mancando il necessario collegamen­to a sud di Lugano e le opere a nord (a partire dagli aggirament­i di Biasca e Bellinzona). Sta a noi Ticinesi batterci perché non si perda lo slancio innovativo del nostro Paese e che quindi si prosegua in particolar­e mettendo sul tavolo i fatti oggettivi che portano alla naturale conclusion­e che quest’opera deve essere completata. In questo senso, insieme a tutti gli altri capigruppo in parlamento, abbiamo presentato settimana scorsa una mozione in cui si chiede al governo cantonale di far proprio questo, e cioè armarsi delle basi oggettive per convincere il resto del Paese che completare AlpTransit non è un regalo al Ticino ma un enorme passo avanti per la Svizzera: una Nazione che magari ci mette un po’ più di altre a decidere ma che poi è capace di raggiunger­e gli obiettivi che si prefigge. Anche quando sono ambiziosi e difficili, perché in fondo è questo che ci ha reso quello che siamo. E di cui siamo orgogliosi.

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