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Ambrì e Lugano possono sorridere

Battuti anche i Lions: il Lugano centra il suo terzo successo consecutiv­o. E oggi cerca il poker a Langnau.

- Di Moreno Invernizzi

Le due squadre ticinesi si impongono nei rispettivi impegni casalinghi: i biancoblù non lasciano scampo al Friborgo, battuto 4-0, mentre i bianconeri superano 3-1 gli Zsc Lions

Lugano – Alla fine è festa per davvero. E Raffaele Sannitz si gusta fino in fondo il suo giro d’onore sotto la Nord che lo acclama a gran voce dopo lo squillo della terza sirena. È la sua serata di gloria. Ma ancora più di lui, a coprirsi di gloria nella lunga serata della Conrèr Arena è un altro bianconero: Luca Fazzini, che cava dal repertorio altre due perle per risolvere a modo suo il match. Gli uomini di Kapanen incamerano così il loro terzo successo consecutiv­o, strappando oltretutto i tre punti a uno Zurigo sceso in Ticino da leader del massimo campionato e con la ferma intenzione di allungare ulteriorme­nte la sua striscia di successi consecutiv­i, dopo aver colto il quarto martedì all’Hallenstad­ion contro il Bienne. Ma il quinto sigillo non arriverà mai per la squadra di Grönborg, che per la seconda volta in stagione si vede costretta a lasciare il ghiaccio a bocca asciutta (la prima era stata a Ginevra, alla terza di campionato).

Se gli ospiti non riescono a venire a capo del Lugano non è certo per loro imperizia. Affatto. Anzi, i Lions provano un po’ in tutti i modi a graffiare il Lugano, che però li rimanda in letargo con un paio di zampate del bomber di Arzo. Enon è nemmeno colpa dell’ultimo arrivato, il portiere finlandese Joni Ortio, che, anzi, con le sue parate sicure tiene in corsa i Lions fino ai titoli di coda. No, se lo Zurigo lascia la Conrèr Arena a mani vuote lo deve in particolar­e al citato Fazzini e a Sandro Zurkirchen, pure lui autore di una prova maiuscola. Solo una volta il portiere del Lugano si deve dichiarare battuto. Capita al 15’33”, quando Suter lo beffa con un ‘buebetrick­li’ che lo sorprende in velocità dopo una staffilata di Pettersson in superiorit­à numerica. È l’unico neo di una serata altrimenti perfetta, o quasi. Il Lugano ha però il merito di reagire subito, e di trovare il pareggio, pure mentre si trova a giostrare con un uomo in più. Ad armare il bastone di Fazzini ci pensa Klasen, che lo trova con un preciso assist poco dentro la blu. Il numero 17 dei bianconeri prende la mira e scocca un preciso polsino che si infila sott’asta: 1-1 al 18’27”. Risultato che poi resisterà per tutto un combattuto secondo tempo (caratteriz­zato da parecchia battaglia in zona neutra e con poche vere occasioni) e per altri 5’ e spiccioli del terzo. A quel punto Fazzini decide di fare il suo secondo numero della serata, e sgancia un altro siluro che non perdona Ortio. I Lions vacillano. Provano a reagire ma senza la necessaria lucidità. E Zangger chiude definitiva­mente i conti quando Grönborg richiama il portiere finlandese per fare spazio a un sesto giocatore di movimento. Fatto il pieno di punti e morale, il Lugano sarà ospite stasera del Langnau, ieri sconfitto dal Berna.

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TI-PRESS/GIANINAZZI Alla Cornèr Arena non si passa

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