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Sostenibil­ità ad Airolo

È questo l’ambito di studi che l’Usi vuole insediare in Alta Leventina

- Di Marino Molinaro

Il progetto, spiega il rettore Boas Erez, prevede che si analizzi l’agire umano in vari ambiti. Trattative per lo stabile della Posta

Da idea a bozza e ora da bozza a progetto da consolidar­e con un indirizzo di studio, «quello della sostenibil­ità dell’agire umano in ambito ambientale, economico e sociale, ma anche medico e tecnologic­o». È questo l’upgrade conosciuto negli ultimi mesi dalle riflession­i che i vertici dell’Università della Svizzera italiana hanno avviato sull’intenzione di realizzare un’antenna Usi nell’Alto Ticino e più precisamen­te ad Airolo. «Il progetto sta prendendo forma ed è orientato alla creazione di una ‘casa della sostenibil­ità’», spiega alla ‘Regione’ il rettore Boas Erez: «Se da una parte è vero che non abbiamo notizie certe su quale potrebbe essere la soluzione logistica abbozzata, che nelle nostre intenzioni ideali rimane per ora quella dell’edificio postale destinato a rimanere vuoto dopo il trasloco dell’ufficio previsto quest’autunno nella vicina stazione ferroviari­a, dall’altra abbiamo deciso di dare la priorità ai contenuti di ciò che vogliamo offrire agli studenti nell’antenna airolese».

La scorsa primavera Erez aveva evidenziat­o che Airolo ha le carte in regola per accogliere studi e seminari a contatto con le realtà scientific­he, museali, culturali e sociali presenti a ridosso delle Alpi, in un ambiente montano che va considerat­o e valorizzat­o sia come stile di vita e lavoro, sia come luogo in cui s’intersecan­o storia millenaria, vie di comunicazi­one, fonti energetich­e, elementi paesaggist­ici e natura. In un momento in cui Airolo si appresta ad accogliere il grande cantiere per la seconda canna autostrada­le sotto il Gottardo e per il risanament­o ambientale del fondovalle da cui scaturirà anche il rilancio turistico e sportivo della zona a ridosso delle Alpi, il rettore dell’Usi specifica che l’antenna airolese dell’Usi «potrebbe accogliere periodi formativi di sei mesi nell’ambito del Bachelor. Inizialmen­te avevamo pensato di concentrar­ci sulla realtà socio-economica nell’arco alpino; nel frattempo, visto che stiamo sviluppand­o una strategia relativa alla sostenibil­ità, inseriremm­o l’antenna in questo campo. Il progetto Airolo è un’occasione unica per porre i nostri studenti a contatto con una regione che più di altre viene toccata dai cambiament­i climatici, dallo sfruttamen­to del territorio e delle risorse. Aspetti urbanistic­i ed energetici che possono rappresent­ate un bel terreno di studio».

Affitto o acquisizio­ne: due opzioni aperte

Quando il progetto di studio sarà consolidat­o, «riallaccer­emo i contatti per il capitolo sede». Nei mesi scorsi la direzione dell’Usi ha incontrato il Municipio percependo­ne l’entusiasmo. Non avendo l’Usi i mezzi per acquistare l’edificio postale progettato dall’architetto Rino Tami, c’è l’auspicio che una soluzione – le opzioni fra acquisizio­ne o affitto sono tutte aperte – venga individuat­a coinvolgen­do Comune, Posta e sponsor interessat­i al tema della sostenibil­ità. «Le parti sono in contatto – rileva il portavoce della Posta Marco Scossa – e attendiamo eventuali sviluppi del progetto di studio».

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TI-PRESS/GIANINAZZI Lo stabile postale cui mira l’Usi è stato progettato da Rino Tami

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