Tassare in qualche modo i robot? ‘Ipotesi su cui riflettere’
Un altro capitolo è l’Avs. Ci siamo chiesti in redazione, per quel che riguarda il risanamento del primo pilastro, se l’idea di tassare in qualche modo i robot è una strada percorribile o no, visto che le macchine sostituiranno comunque il lavoro umano?
Carobbio: È una possibilità. Si potrebbe dire che questa imposizione venga destinata all’Avs. Tra l’altro ci sono delle proposte in questo senso a livello parlamentare. Ma allora bisognerebbe approfondire una volta per tutte il fatto di tassare le transazioni finanziarie e dedicare una parte di questi introiti all’Avs. Secondo me questa sarebbe la strada da percorrere.
Chiesa: È una domanda futuristica. Do- vremmo rifletterci, perché evidente- mente andiamo in quella direzione. Noi per il momento abbiamo depositato in Cancelleria federale un’iniziativa popo- lare per poter destinare un miliardo di franchi – che oggi va all’estero – per la nostra Avs. Vorremmo tornare al livello del 2007 con due miliardi di franchi di aiuti umanitari comunque garantiti. Credo che i cittadini svizzeri meritino di avere questi soldi.
Gysin: Non è vero che questa è musica del futuro. La digitalizzazione è qui e oggi, e continuerà sempre più, quindi ci pone di nuovo davanti a delle sfide grandissime perché non potremo più basarci sulla tassazione del lavoro ed è chiaro che dobbiamo trovare altre vie. Tassare i robot può essere una delle strade percorribili.
Allo stato attuale consigliereste la rendita o il ritiro del capitale? Carobbio: Penso che possa essere un problema quello del ritiro del capitale. La questione, del resto, è stata affrontata anche in parlamento, perché poi questi soldi mancano nel momento in cui una persona va in pensione. Rimango dell’idea che bisogna garantire delle rendite dignitose. La Costituzione dice anche che le rendite pensionistiche e Avs devono garantire un livello di vita dignitoso. Purtroppo oggi per molte persone non è così. Quindi secondo me bisogna da un lato aumentare le rendite Avs, perché non vengono più aumentate da vent’anni, dall’altro bisogna introdurre delle misure per chi non è ancora al beneficio del secondo pilastro. Ci vogliono delle misure ‘ad hoc’ per evitare una perdita reale di rendita.
Chiesa: Il tasso di conversione verrà messo ancora sotto pressione, poiché se abbiamo un capitale che non rende più sul mercato evidentemente è difficile generare un reddito. Cosa posso fare con il mio secondo pilastro? Potrei costruire una piccola casa con due appartamenti e poi affittarli? Ma il mercato immobiliare oggi è messo sotto pressione e con lo sfitto che c’è le cose si fanno difficili. Avrei pensato di fare così, ma questo non è sicuramente il momento. Gysin: È una domanda alla quale non si può rispondere senza conoscere la situazione individuale, a cominciare da quella finanziaria.