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‘Questa vittoria è tutta loro’

Il Lugano ha sbancato Sion, Celestini celebra la squadra: ‘Se lo merita, è giusto che venisse finalmente ricompensa­ta’

- Dall’inviato

Sion – Era complicato uscire da una spirale di negatività che ha rischiato di travolgere anche il mister, la cui panchina è stata puntellata dall’agognata vittoria che il Lugano è andato a prendersi su uno dei campi sul quale nel recente passato ha raccolto di più, quel Tourbillon teatro di una partita dall’esito un po’ folle, risolta dai gol di Vécsei. «Non ricordo quando, ma in Ungheria una doppietta l’avevo già realizzata – scherza l’ungherese, l’uomo della partita, autore della doppietta risolutric­e –. Già nelle ultime cinque partite avevamo dimostrato di esserci, lottando sino alla fine. La squadra c’è, è viva». «Sono contento – esordisce Fabio Celestini –. La prestazion­e dei ragazzi è stata incredibil­e. Sembrava davvero che il calcio ci prendesse a pugni, ma alla fine è stato ripagato lo spirito incredibil­e di questi ragazzi che lavorano in maniera eccezional­e. Siamo stati più forti anche delle recenti avversità. Dopo aver subìto l’1-1 questa squadra è stata mostruosa, sul piano mentale. Ma, più in generale, l’intero secondo tempo è stato nostro. Giovedì la prestazion­e era stata buona, così come a Ginevra. Contro il Lucerna per un’ora avevamo giocato molto bene. Abbiamo sbagliato la partita con lo Xamax, ma ci sta. I ragazzi qui sono stati eccezional­i. Nel calcio un po’ di esperienza ce l’ho, per cui ripeto sempre loro che se le squadre non riescono a centrare l’obiettivo, il motivo è da ricercare nel fatto che non giocano uniti, che non praticano sempre lo stesso calcio. Quando si mette in pratica la stessa idea, tutti assieme, con lo spirito giusto, alla fine il calcio ti dà quello che ti deve dare. Nella scorsa stagione è stato così, sarà così anche quest’anno, è matematico. Ne siamo usciti, e come ne siamo usciti. La ripresa è stata incredibil­e».

«Dopo il pareggio del Sion – ammette Celestini – ho perso un po’ il controllo, mi sono detto “no, non è possibile”. Fosse andata male, non mi sarei presentato negli spogliatoi, perché non avrei avuto nulla da dire. E invece, dopo un logico passaggio a vuoto seguito al gol, i ragazzi hanno rialzato la testa. Ci crediamo, siamo uniti, e in campo si vede. In questi venti giorni la squadra avrebbe potuto mollare mille volte, ma non ha mai mollato un centimetro. Lo spirito è sempre stato eccezional­e. Chi ci fischia, beh è bene che ci pensi due volte, prima di farlo. I miei ragazzi sono eccezional­i. Questa vittoria è tutta per loro. Mi hanno dimostrato più volte il loro attaccamen­to, ma volevo che venissero ricompensa­ti per i loro sforzi. Hanno dato l’anima, come in altre circostanz­e. Oggi (ieri, ndr), però, hanno finalmente gridato di felicità». È la svolta? «La squadra è viva, ci sono giocatori che ancora non si sono del tutto ambientati, altri sono reduci da infortunio. Siamo lì, siamo la terza migliore difesa del campionato, come nella passata stagione. Il gioco è pure migliorato. L’unica cosa che manca, sono le reti realizzate. Giochiamo meglio, ci creiamo più occasioni, siamo solidi come lo scorso anno, ma a livello offensivo dobbiamo migliorare. I gol arriverann­o con la fiducia, la fiducia arriva con le vittorie. Non abbiamo risolto tutti i problemi, ma da oggi c’è ancora maggiore consapevol­ezza nei nostri mezzi».

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KEYSTONE Il centrocamp­ista ungherese era già andato in gol nel primo e fino a ieri unico successo bianconera in campionato

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