Acb a forza quattro. ‘Ottima prestazione’
A Brühl reboante successo esterno per i granata di un soddisfatto Jacobacci
Tornare a segnare, e soprattutto tornare a vincere. Questi erano i due obiettivi con cui l’Acb si apprestava ad affrontare il Brühl nell’undicesima giornata di Promotion League. Missione decisamente compiuta per gli uomini di Jacobacci, che già dopo cinque minuti si trovano avanti di due reti grazie alla doppietta di Cortelezzi, abile a insaccare prima di testa su calcio d’angolo, e poi con una deviazione di sinistro, sfruttando un preciso traversone di Melazzi. I padroni di casa reagiscono e al 12’ accorciano le distanze con Titaro, che trafigge Pelloni dopo un’insistita azione personale. La compagine ticinese non si disunisce e nel finale di primo tempo riesce a riportare a due le lunghezze di distanza. Il finalizzatore è Melazzi, che conclude nel migliore dei modi un’azione corale. Il risultato all’intervallo è quindi di 1-3. Nella ripresa il Bellinzona non abbassa il proprio ritmo, anzi, si crea delle buone occasioni dapprima con Melazzi e in seguito con Quadri e Guarino. Ci pensa poi Cortelezzi a tre minuti dal termine a chiudere definitivamente i conti, realizzando la personale tripletta, su assist ancora una volta del numero ventisei. Una prestazione convincente da parte di tutti e un successo importante, conquistato nonostante un terreno di gioco pesante. «L’unità ha fatto la differenza – analizza mister Maurizio Jacobacci -. Questo è ciò che mi aspetto dal gruppo: che ognuno faccia la sua parte all’interno del sistema, sia in fase difensiva sia in quella offensiva. È la dimostrazione che stiamo crescendo fisicamente e tatticamente». Un’ottima prova, quindi, e una partita gradevole da vedere per i 700 spettatori presenti. Per l’Acb è ora fondamentale continuare su questa rotta e confermare quanto di buono fatto, già nel prossimo impegno di sabato, quando al Comunale si presenterà il Basel II. «Affronteremo una squadra a cui piace condurre il gioco – prosegue Jacobacci -. Dovremo pressarli alti e cercare di segnare subito, in modo da costringerli a scoprirsi».