Chiasso sempre più ultimo
L’ottava sconfitta in 10 partite spinge i momò a 7 punti dalla squadra più vicina. Lupi: ‘Non guardiamo la classifica’.
In dieci partite, il Chiasso è andato a punti solo due volte, con una vittoria e un pari; non ha mai finito una partita senza incassare reti e per contro ne ha realizzate solamente in tre circostanze, per una classifica che parla di ultimo posto con un distacco, a un quarto del campionato, di 7 punti dalla penultima. Numeri pesantissimi, che parlano di una squadra che al momento non pare avere argomenti necessari per invertire il trend. «Diciamo sempre che dobbiamo migliorare, ma ci ritroviamo con l’ennesima sconfitta e al punto di partenza», sono le sconsolate parole di Bruno Martignoni, capitano onesto al termine dell’ennesima prestazione difficile da digerire (tanto che la curva ha cominciato a rumoreggiare) contro lo Sciaffusa, uscito dal Riva IV vincitore 1-0. E l’ennesima partita della possibile svolta si è trasformata in un incubo. La qualità del gioco mostrato dalle due compagini è stata tutto fuorché esaltante. Lo Sciaffusa non ha fatto granché, il Chiasso ha provato a mettere in campo il possesso palla tanto predicato dal mister, però fine a se stesso, a immagine e somiglianza del generoso Marzouk che arretrava per cercare palloni giocabili e di Padula che coi suoi soliti movimenti guizzanti portava avanti palla senza sapere a chi darla, con compagni privi di idee e ben marcati dagli sciaffusani. «Sono venuti qui per difendersi, hanno sfruttato un nostro errore e si sono chiusi ancora di più». Ha constatato a fine gara il tecnico Lupi, che a modo suo salva la prestazione: «Abbiamo giocato in lungo e in largo, abbiamo provato a renderci pericolosi. Certo che se le altre squadre ci affrontano così è difficile trovare gli spazi, le circostanze ci giocano contro e al minimo errore veniamo puniti».
Un copione già visto, con gli ospiti che alla prima scintilla si portano in vantaggio su corner con Zé Turbo e con la partita che se prima era poco accattivante poi diventa soporifera. Lupi parla di un possibile rigore, e ci sta, ma su un’azione arrivata nei minuti di recupero, ben 9 a causa di un infortunio al portiere Guarnone: certo, se fosse stato fischiato magari si discuteva di un altro risultato, però questo Chiasso preoccupa a prescindere. Da segnalare come di azioni offensive ce ne siano davvero poche: le timide conclusioni di Padula, Doldur e Marzouk, oltre a una mancata da buona posizione di Rossi, prima del gol subito, dopo quasi nulla. È ancora troppo poco e intanto le settimane passano e le avversarie scappano. Per il direttore generale nonché amministratore unico della società Nicola Bignotti il progetto non è in discussione, per Lupi «la classifica è pesante, però non dobbiamo guardarla, dobbiamo solo pensare a lavorare. I problemi sono tattici ma c’è una componente psicologica, se riuscissimo a passare in vantaggio ci sbloccheremmo».
Per il bene del Chiasso, l’augurio è che abbiano ragione entrambi.