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Chiasso sempre più ultimo

L’ottava sconfitta in 10 partite spinge i momò a 7 punti dalla squadra più vicina. Lupi: ‘Non guardiamo la classifica’.

- Di Emiliano Rossi

In dieci partite, il Chiasso è andato a punti solo due volte, con una vittoria e un pari; non ha mai finito una partita senza incassare reti e per contro ne ha realizzate solamente in tre circostanz­e, per una classifica che parla di ultimo posto con un distacco, a un quarto del campionato, di 7 punti dalla penultima. Numeri pesantissi­mi, che parlano di una squadra che al momento non pare avere argomenti necessari per invertire il trend. «Diciamo sempre che dobbiamo migliorare, ma ci ritroviamo con l’ennesima sconfitta e al punto di partenza», sono le sconsolate parole di Bruno Martignoni, capitano onesto al termine dell’ennesima prestazion­e difficile da digerire (tanto che la curva ha cominciato a rumoreggia­re) contro lo Sciaffusa, uscito dal Riva IV vincitore 1-0. E l’ennesima partita della possibile svolta si è trasformat­a in un incubo. La qualità del gioco mostrato dalle due compagini è stata tutto fuorché esaltante. Lo Sciaffusa non ha fatto granché, il Chiasso ha provato a mettere in campo il possesso palla tanto predicato dal mister, però fine a se stesso, a immagine e somiglianz­a del generoso Marzouk che arretrava per cercare palloni giocabili e di Padula che coi suoi soliti movimenti guizzanti portava avanti palla senza sapere a chi darla, con compagni privi di idee e ben marcati dagli sciaffusan­i. «Sono venuti qui per difendersi, hanno sfruttato un nostro errore e si sono chiusi ancora di più». Ha constatato a fine gara il tecnico Lupi, che a modo suo salva la prestazion­e: «Abbiamo giocato in lungo e in largo, abbiamo provato a renderci pericolosi. Certo che se le altre squadre ci affrontano così è difficile trovare gli spazi, le circostanz­e ci giocano contro e al minimo errore veniamo puniti».

Un copione già visto, con gli ospiti che alla prima scintilla si portano in vantaggio su corner con Zé Turbo e con la partita che se prima era poco accattivan­te poi diventa soporifera. Lupi parla di un possibile rigore, e ci sta, ma su un’azione arrivata nei minuti di recupero, ben 9 a causa di un infortunio al portiere Guarnone: certo, se fosse stato fischiato magari si discuteva di un altro risultato, però questo Chiasso preoccupa a prescinder­e. Da segnalare come di azioni offensive ce ne siano davvero poche: le timide conclusion­i di Padula, Doldur e Marzouk, oltre a una mancata da buona posizione di Rossi, prima del gol subito, dopo quasi nulla. È ancora troppo poco e intanto le settimane passano e le avversarie scappano. Per il direttore generale nonché amministra­tore unico della società Nicola Bignotti il progetto non è in discussion­e, per Lupi «la classifica è pesante, però non dobbiamo guardarla, dobbiamo solo pensare a lavorare. I problemi sono tattici ma c’è una componente psicologic­a, se riuscissim­o a passare in vantaggio ci sblocchere­mmo».

Per il bene del Chiasso, l’augurio è che abbiano ragione entrambi.

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TI-PRESS/GIANINAZZI Dall’arrivo di Lupi in panchina solo sconfitte (4)

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