laRegione

Vale oro, in chiave Tokyo

Ajla Del Ponte e compagne ai piedi del podio ma felici per la loro ‘miglior gara di sempre’: nuovo primato nazionale

-

Si può essere felici per un quarto posto a soli 8 centesimi dal podio mondiale? Evidenteme­nte sì se rappresent­i la piccola Svizzera a una rassegna iridata di uno sport poco “elvetico” come l’atletica (in particolar­e le discipline veloci) e sai di aver fatto del tuo meglio, tanto da aver migliorato il record nazionale di ben 0”11. «Siamo la quarta squadra al mondo a un niente dagli Stati Uniti, è sempliceme­nte incredibil­e – le parole della ticinese Ajla Del Ponte, prima frazionist­a, pochi minuti dopo aver chiuso in 42”18 assieme a Sarah Atcho, Mujinga Kambundji e Salomé Kora ai piedi del podio la staffetta 4x100 m di Doha, dominata dalla Giamaica (41”44) davanti a Gran Bretagna (41”85) e Usa (42”10) –. Ho dato davvero tutto, non avevo più energie subito dopo la corsa e penso che mi ci vorrà almeno una settimana per recuperare. Sentivamo di essere pronte per un grande risultato, c’era un’ottima energia tra di noi e questo anche perché abbiamo la fortuna di poter lavorare assieme durante tutto l’anno. Ora dobbiamo prendere tutto quello che abbiamo imparato qui, lavorare e diventare ancora più veloci. E Tokyo sarà sempliceme­nte fantastico». Già, le Olimpiadi del prossimo anno per le quali le rossocroci­ate si sono qualificat­e accedendo all’ultimo atto in Qatar e in vista delle quali, a questo punto, è lecito sognare... «C’è più gioia che delusione – ha assicurato la Kambundji, bronzo nei 200 m e scattata come terza frazionist­a –. È una grande cosa aver disputato la nostra miglior prova con i migliori passaggi di testimone nella gara più importante. Siamo sempre vicine al podio (due volte quarte agli Europei e quinte due anni fa ai Mondiali di Londra, ndr), prima o poi avremo quel briciolo di fortuna in più per ottenere una medaglia».

È troppo veloce per Wanders

Decisament­e meno bene, com’era preventiva­bile, è andata alla staffetta 4x400 m, nella quale una buona prima frazione di Lea Sprunger (seguita da Fanette Humair, Rachel Pellaud e Yasmin Giger) non è bastata a evitare l’ultimo posto in batteria in 3’30”63. Confortant­e per contro il nono posto nella maratona notturna del ginevrino Tadesse Abraham, a 1’18” dall’etiope Lelisa Desisa. Chi, invece, ha vissuto una domenica davvero difficile è stato Julien Wanders. Che una ventina d’ore dopo la delusione per la brutta eliminazio­ne nelle batterie dei 5’000 (dove si era arrivato solo 25esimo) è stato costretto a gettare la spugna attorno a metà gara, in un 10’000 in cui tutto è andato sempliceme­nte un po’ troppo veloce, per l’ambizioso ginevrino. Che nei primi 4 km ha retto come ha potuto, poi ha abbandonat­o. Senz’altro è una grossa delusione per Wanders (tanto che a fine corsa non si è fermato davanti ai giornalist­i), il quale può tuttavia consolarsi sapendo che il tempo del vincitore Joshua Cheptegei (autore della miglior prestazion­e mondiale stagionale in 26’48’’36) è di quasi 30’’ inferiore al record nazionale del romando (27’17’’29). Insomma, stavolta c’era poco da fare.

 ?? KEYSTONE ?? Le rossocroci­ate in 42”18 a soli otto centesimi dal bronzo
KEYSTONE Le rossocroci­ate in 42”18 a soli otto centesimi dal bronzo

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland