Barocchisti e Scala, un’orchestra sola
‘La finta giardiniera’, opera giovanile e ‘dramma buffo’ di Mozart, mercoledì al Lac. Poi versione scenica a Shanghai per inaugurare l’Opera House.
L’opera giovanile di Mozart, ‘La finta giardiniera’, composta dal genio musicale a 19 anni, rappresenta la nuova e avvincente prova di Diego Fasolis, in agenda nella sala teatro del Lac dopodomani, mercoledì alle 20.30 e già presentata con successo lo scorso anno alla Scala. Il concerto sarà eseguito su strumenti storici originali, tra le grandi peculiarità de I Barocchisti diretti dal maestro di fama internazionale. Ma l’elemento di grande rilievo riguarda il sodalizio di un’orchestra di prestigio che sarà formata per l’occasione sia dalla compagine luganese de I Barocchisti sia dal Teatro alla Scala di Milano. Un’unione di forze e talenti. Fasolis dirigerà grandi interpreti, tra cui i tenori Kresimir Spicer e lo svizzero Bernard Richter, le soprano Roberta Mameli e Julie Martin du Theil. Tutti canteranno a memoria, senza leggio. «Questa mattina (ieri, ndr) abbiamo provato musicalmente tutta l’opera ed è straordinaria: ‘La finta giardiniera’ non conosce cedimenti, è davvero un piccolo-grande capolavoro giovanile di Mozart» dichiara alla fine delle prove a Milano il maestro Diego Fasolis. Il progetto partirà poi alla volta di Shanghai con tre repliche all’Opera House, dal 18 al 22 ottobre, questa volta in versione scenica. Ne ‘La finta giardiniera’ si mette in scena l’innamoramento nel gioco teatrale, dove i personaggi si mascherano per scoprire se sono corrisposti. In breve la trama, composita proprio perché ricolma di finzione: la Marchesa Violante finge volontariamente di essere la giardiniera Sandrina allo scopo di favorire il suo amore con il Contino Belfiore. E l’intrigo cresce. Un altro motivo d’interesse riguarda lo spirito dell’opera che – viene evidenziato nel programma – si può definire “opera buffa” sul modello dell’opera italiana. «Senz’altro, ma non “opera buffa” nel senso rossiniano del termine, ma sicuramente alla fine della tresca si ride, insieme a momenti di grande emozione. È un “dramma buffo”» evidenzia Fasolis, che sottolinea l’interesse di realizzare al Lac di Lugano una vera stagione d’opera: «Con Daniele Finzi Pasca stiamo guardando a un’opera di Bellini. Dobbiamo solo definire quale scegliere...».