Ambrì, a Zugo è un venerdì senza gloria
Lo Zugo è troppo forte e segna subito. Poi i ticinesi non riescono a riemergere. ‘Il pessimo inizio ci ha tagliato le gambe’.
Zugo – Quando lasci ripetutamente troppi spazi alla compagine più talentuosa del campionato, in fondo la tua sorte è già segnata. E se ne accorgono sulla propria pelle anche i leventinesi: allo Zugo bastano infatti appena 6 minuti per realizzare le prime due reti, con Zehnder e Alatalo. In entrambe le circostanze la difesa dello slot è deficitaria. «Il pessimo inizio ci ha tagliato le gambe», racconta il difensore Tobias Fohrler. «Abbiamo concesso troppe occasioni ai nostri avversari e la storia è continuata anche nel periodo centrale. Solamente nell’ultima frazione siamo riusciti a proporre il nostro gioco», afferma il numero 5. Stavolta in sostanza l’Ambrì non entra mai in partita e nemmeno il timeout chiesto da Cereda dopo il 2-0 basta a correggere il tiro.
Fohrler: ‘Abbiamo concesso troppo, solo nell’ultimo tempo siamo riusciti a proporre il nostro gioco’
L’unico rammarico resta, in pratica l’incredibile occasione capitata a D’Agostini in doppia superiorità numerica, con il debuttante portiere Hollenstein che è bravo a non far rimpiangere Genoni. Per il resto, tranne un’altra buona opportunità sul bastone di Flynn, sono i locali a farla da padroni e i ferri colpiti da Diaz e Hofmann ne sono un’ulteriore prova. La troppa passività difensiva degli ospiti si ripete in entrata di tempo centrale, con McIntyre libero di presentarsi davanti a Hrachovina per il 3-0. Al 32’ e al 38’ in powerplay arriva poi la doppietta di Hofmann. Probabilmente i leventinesi hanno patito le fatiche della trasferta slovacca in Champions. Ma Fohrler non è d’accordo. «Ci sono sempre tante scuse che si possono accampare, ma non dobbiamo attaccarci a queste cose» aggiunge l’ex zugano. «Se per me è stata una sfida speciale? Certo, qui conosco praticamente tutti, e ho provato un po’ d’emozione».
Spesso quando si perde nettamente si prova a scuotere la situazione provocando qualche avversario, magari un ‘top player’, per innescare una bagarre. E Fohrler, per le sue caratteristiche, sembra la persona adatta. «Sì, ci ho pensato, ma non ho trovato il momento ideale – spiega –. In effetti dipende pur sempre dalle situazioni di gioco: devi sfruttare un contrasto, non puoi provarci dal nulla».
Nel terzo tempo, ormai di pura cosmesi, il meritevole Kneubuehler trova perlomeno la rete della bandiera al 55’. «Negli ultimi 20’ siamo riusciti a vincere più duelli», aggiunge Fohrler. È un bel messaggio per la sfida casalinga odierna con il Rapperswil. «È un match importantissimo, e se giochiamo come nell’ultima frazione possiamo mettere in difficoltà qualsiasi avversario», conclude il tedesco. Verosimilmente Cereda tornerà a schierare Manzato in porta (pur se Hrachovina a Zugo non ha avuto colpe particolari), mentre Sabolic, ieri in tribuna, sarà schierato in uno dei terzetti offensivi.