La destra nazionalista verso la vittoria nelle elezioni legislative in Polonia
Varsavia – Vincerà ancora la destra clerico-nazionalista, ma il tempo dei trionfi sembra ormai superato. Questo, secondo le previsioni più concordi, l’esito delle elezioni legislative di domani In Polonia.
Diritto e giustizia (Pis), il partito dell’incrollabile Jaroslaw Kaczynski potrebbe anche perdere la maggioranza assoluta dei seggi, nonostante le divisioni che minano la forza dell’opposizione. Nelle precedenti legislative, nel 2015, Diritto e giustizia, con il 37,6% dei voti aveva ottenuto 235 seggi su 460 alla Camera (Sejm) e 61 su 100 al Senato. Un dominio che ha consentito al premier Mateusz Morawiecki di introdurre le riforme che, secondo l’Unione europea, stanno mettendo a rischio lo Stato di diritto nel Paese. L’opposizione è divisa in tre blocchi. Il principale è Coalizione civica (Ko), centro-liberale, formata fra l’altro da Piattaforma civica con Nowoczesna (Moderna) e il piccolo partito dei Verdi. Il secondo schieramento La Sinistra (Lewica) riunisce la vecchia Alleanza della sinistra democratica. Il terzo blocco (Coalizione polacca, Kp) è nato dalla recente fusione del Partito popolare polacco, di radici rurali, con il gruppo di un cantante già filo-Pis, Pawek Kukiz. Gli aventi diritto al voto sono trenta milioni. Kaczynski, 70 anni, scapolo, si è speso in campagna elettorale come difensore dei “valori tradizionali”, della famiglia e della fede cattolica minacciate dalla “ideologia Lgbt” che viene dall’Occidente. La Chiesa lo sostiene.