Chiesa ed elettricità non fanno l’unanimità
Bellinzona: Ppd contrario alla convenzione per la suddivisione dei proventi Amb, Sinistra alle convenzioni con le parrocchie
C’è chi dice no. Solitamente allineati alle proposte municipali, i gruppi Ppd e Sinistra – bisognerà vedere se in modo compatto o a maggioranza – si distanziano questa volta da due messaggi all’ordine del giorno nella seduta di Consiglio comunale in agenda il 21 ottobre. Partiamo dalla convenzione per la suddivisione degli utili dell’Azienda multiservizi (Amb) con i quattro Comuni non aggregati di Arbedo-Castione, Lumino, Sant’Antonino e Cadenazzo. Mentre i legislativi degli ultimi tre l’hanno avallata nelle passate settimane e quello di Arbedo-Castione l’affronterà a inizio novembre, in un rapporto di minoranza i commissari Ppd della Gestione bellinzonese Paolo Locatelli (relatore) e Ivan Ambrosini mostrano pollice verso. “Il Municipio – ricordano nel rapporto di minoranza – aveva inizialmente proposto un contributo in contanti complessivo di 200-300’000 franchi all’anno e un rimanente importo da destinare a un fondo comune per la gestione delle infrastrutture regionali e/o a investimenti di carattere sovracomunale”. Cifra ritenuta insoddisfacente dai quattro Municipi, rispetto al milione annuo attuale. Ne è nato un confronto Città/Comuni con tanto di minaccia di questi di avviare la procedura di riscatto delle linee. Successive trattative sono sfociate nell’attuale proposta di convenzione decennale che prevede un contributo annuo complessivo di 750’000 franchi, composti da 475’000 franchi in contanti, 150’000 in sconti sulle prestazioni erogate da Amb in servizi non in regime di monopolio e 125’000 franchi come partecipazione ai costi sostenuti dalla Città nella gestione delle infrastrutture a valenza regionale. Il tutto con l’impegno da parte dei quattro Comuni di non avvalersi della facoltà di riscatto della rete. “Pur condividendo le riflessioni secondo cui la nuova realtà cittadina aggregata deve sempre e comunque dimostrare una valenza di polo regionale – sottolineano i due consiglieri Ppd – l’esito finale della trattativa non è compatibile e rispettosa delle aspettative dei cittadini della nuova Città che hanno voluto unire le forze con una aggregazione comunale importante”. Da qui l’auspicio di una nuova negoziazione. Il gruppo della Sinistra dal canto suo si metterà di traverso (forse non all’unanimità) sulla proposta di convenzione con le 16 parrocchie presenti nei 13 quartieri, e con la Chiesa evangelica, che indica un contributo annuo invariato rispetto a oggi, pari a 253mila franchi, il quale non potrà tuttavia essere usato per il salario dei parroci. «Secondo alcuni di noi – spiega il capogruppo Renato Züger – gli otto anni di durata della convenzione sarebbero troppi: meglio quattro dopo i quali rivedere i contenuti; altri consiglieri opterebbero invece per una scissione netta fra Comune e Chiesa, inducendo le parrocchie a ricercare un’autonomia finanziaria senza più un’interessenza del Comune», magari introducendo l’imposta di culto laddove oggi assente.